Il primo ministro turco uscente e prossimo presidente della Turchia Recep Tayyip Erdogan ha messo in guardia dal rischio scissione all'interno del suo partito, l'Akp, annunciando che consegnerà la sua leadership solo dopo le consultazioni. Nel primo intervento pubblico dal voto che lo ha consacrato alla presidenza della Turchia e parlando ai capi provinciali dell'Akp ad Ankara, Erdogan ha detto che ''il nostro partito non avrà mai una leadership dittatoriale. Per tredici anni ho sostenuto un approccio collettivo alla leadership. Stiamo conducendo questo processo consultando tutti i livelli del nostro partito''. Erdogan, che giurerà il 28 agosto alla scadenza del mandato presidenziale di Abdullah Gul, ha quindi affermato che ''se Dio vuole, ci si piegherà alla saggezza comune. Il diavolo aspetta solo questi momenti. Noi eviteremo la sua trappola dimostrano unità".
Le dichiarazioni di Erdogan arrivano in concomitanza con la decisione dell'Akp di convocare un congresso straordinario per eleggere il nuovo leader il 27 agosto. Il presidente uscente Gul ha manifestato la sua intenzione di tornare al partito, ma la data scelta per il congresso appare controversa. Il mandato presidenziale di Gul scade infatti il giorno dopo e quindi non potrà essere eletto alla leadership del partito.
Reduce dalla vittoria alle presidenziali con il 52 per cento di consensi, Erdogan ha quindi detto che l'Akp avrà una maggioranza tale alle elezioni legislative del 2015 da cambiare la Costituzione turca. Obiettivo del partito al governo in Turchia è quello di scrivere una Costituzione che riconosca alla presidenza poteri esecutivi sul modello americano. ''Dobbiamo garantirci una maggioranza in Parlamento in grado di scrivere una nuova Costituzione. Dobbiamo lavorare con questo obiettivo'', ha esortato.
Riprendendo il messaggio di riconciliazione sociale emerso nel suo discorso post elettorale di domenica, Erdogan ha ribadito che sarà il presidente di tutti i cittadini della Turchia. ''Come presidente di (un Paese di, ndr) 77 milioni di persone, farò del mio meglio per costruire la riconciliazione sociale che stiamo cercando''.
