Nuova esecuzione negli Stati Uniti, la terza in una settimana. A essere giustiziato è stato Juan Martin Garcia, 35 anni, condannato a morte in Texas per aver ucciso nel 1998 un missionario messicano in una rapina che fruttò solo otto dollari.
Garcia, che ha commesso il crimini con tre complici, si era dichiarato colpevole e la settimana scorsa aveva fatto appello affinché gli venisse commutata la pena ma il Consiglio di grazia e libertà del Texas ha respinto la richiesta. A marzo la Corte Suprema degli Stati Uniti ha aveva inoltre rifiutato di rivedere il caso. Il 35enne, nei momenti prima dell'esecuzione, ha chiesto scusa in spagnolo ai parenti del missionario, che hanno accettato di perdonarlo. L'uomo è stato ucciso con un'iniezione letale e dichiarato morto alle 18.36 locali.
Questa esecuzione è l'undicesima di quest'anno in Texas, lo stato americano che ha fatto maggiore ricorso alla pena di morte, e la terza in una settimana negli Usa. Mercoledì scorso una donna è stata giustiziata in Georgia, malgrado l'appello di clemenza di Papa Francesco, il quale, parlando al Congresso degli Stati Uniti, aveva sostenuto con forza l'abolizione della pena capitale.