Il ministro degli Esteri: "Stiamo alzando la posta. Li inseguiremo ovunque si trovino, con ogni mezzo a disposizione". L'esercito giordano intanto fa sapere che i raid contro l'Is sono solo all'inizio: "Voi dello Stato islamico presto conoscerete chi sono i giordani"
(Spi/AdnKronos)
La Giordania colpirà i jihadisti dello Stato islamico (Is) "ovunque" si trovino. Lo ha detto il ministro degli Esteri di Amman, Nasser Judeh, commentando in un'intervista alla Cnn i raid condotti dall'aviazione giordana contro le postazioni degli jihadisti nel nord della Siria, in seguito all'uccisione del pilota Muath al-Kasaesbeh, bruciato vivo dall'Is (VIDEO). "Stiamo alzando la posta. Li inseguiremo ovunque si trovino, con ogni mezzo a disposizione. E non è che l'inizio", ha dichiarato Judeh.
"Presto conoscerete chi sono i giordani", il messaggio diffuso già ieri con una nota delle forze armate di Amman dopo le azioni dei caccia. I raid hanno preso di mira depositi di armi e basi dell'organizzazione terroristica. L'esercito ha minacciato i jihadisti, affermando che "pagheranno caro ogni capello torto al nostro eroe". Fonti della polizia irachena, intanto, segnalano movimenti di truppe giordane vicino al confine, nella provincia occidentale di Anbar. Non si tratterebbe di una situazione inusuale: l'Anbar è una delle province irachene dove è più radicata la presenza dei jihadisti.
Nel paese scosso dal video diffuso dai terroristi, anche la regina Rania ha voluto far sentire la sua vicinanza alla famiglia del pilota, recandosi di persona a porgere le condoglianze alla vedova. L'emittente al-Arabiya pubblica una foto che ritrae la regina in un abbraccio con Anwar Tarawneh, che si dispera appoggiando la testa sulla spalla della regina. La donna - riporta la stampa araba - ha rivelato di aver appreso la notizia della morte del marito dopo aver letto un post su Facebook in cui era scritto: "Riposa in pace, Muath". Anwar Tarawneh e Muath al-Kasaesbeh erano sposati da solo cinque mesi.
