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Esercito, Pinotti: "Stop tagli risorse"

04 maggio 2018 | 14.50
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Esercito, Pinotti:

L’Esercito italiano "è quanto mai vivo; è in continua trasformazione; è proiettato verso il futuro". A delineare la fisionomia attuale della forza armata è stata il ministro della Difesa Roberta Pinotti, intervenuta a Roma alla celebrazione del 157mo anniversario dell'Esercito. "La formazione degli Ufficiali, dei Sottufficiali, della Truppa -ha aggiunto- è costantemente adeguata ai tempi e alle nuove esigenze. Più tecnologia, più conoscenze linguistiche, maggiori capacità di capire e di agire in un ambiente sempre più complesso, senza per questo perdere il bagaglio di competenze che ciascun militare, e ciascun soldato, deve possedere per svolgere nel migliore dei modi la propria professione".

Si tratta, ha rilevato Pinotti, di una forza armata "composta di “professionisti adulti”, che sanno combattere se e quando necessario, sanno usare la diplomazia e la persuasione, sanno addestrare ed educare, sanno soccorrere e aiutare. Non sono stati anni facili, questi ultimi nei quali ho avuto l’onore di guidare il Dicastero della difesa. Abbiamo lavorato in un contesto economico difficile, dopo gli anni della crisi. Ma credo che il bilancio complessivo, per la difesa, sia positivo. I severi tagli alle risorse sono finiti e, anzi, siamo riusciti a recuperare maggiori spazi per il rinnovamento dei mezzi".

Le celebrazioni sono iniziate questa mattina con la deposizione di una corona d'alloro al Sacrario dei Caduti nel cortile d'onore di Palazzo Esercito- Successivamente, presso l'Ippodromo militare Generale "Pietro Giannattasio" di Tor di Quinto, si è svolta la cerimonia militare alla presenza, oltre che del Ministro Pinotti, del Capo di Stato Maggiore della Difesa, Generale Claudio Graziano, del Capo di Stato Maggiore dell'Esercito, Generale di Corpo d'Armata Salvatore Farina. Presenti tra gli altri i vicepresidenti di Senato e Camera, Ignazio La Russa e Mara Carfagna, il comandante generale della Guardia di Finanza, generale Giorgio Toschi, il direttore generale del Dis Alessandro Pansa, il sottosegretario alla Difesa Domenico Rossi. Alla cerimonia anche numerose scolaresche.

Nel corso del suo intervento il Generale Farina ha affermato: "Celebriamo oggi 157 anni dell’Esercito che si intrecciano profondamente con gli avvenimenti che hanno contraddistinto le più importanti pagine della storia patria. Quest’anno, tra l’altro, ricorre il centenario del vittorioso epilogo del primo conflitto mondiale che portò al coronamento del sogno risorgimentale dell’integrità territoriale e contribuì a edificare l’identità dei cittadini dell’allora ancor giovane regno d’Italia. Voglio rendere merito a tutti gli Ufficiali, i Sottufficiali, i Graduati, i Militari di truppa e al personale civile, esprimendo il mio orgoglio di Comandante, con la consapevolezza che tutti voi, che ogni giorno rinnovate sul campo il significato del giuramento prestato, affrontando la fatica, i pericoli e ingenti sacrifici personali, costituite il viatico migliore per superare con successo ogni crisi, minaccia e sfida che il nostro Paese sia chiamato a fronteggiare nel presente e nel futuro".

A distanza di un secolo dalla decisiva battaglia di Vittorio Veneto, "possiamo dire che l’Esercito rappresenta non solo una Forza Armata, bensì un patrimonio insostituibile dell’Italia, una risorsa sempre pronta e irrinunciabile. Di fronte alle nuove e sempre più complesse sfide nell’attuale scenario internazionale, le donne e gli uomini dell’Esercito, con la loro capacità di proiettarsi oltre i confini nazionali e con il loro contributo prezioso prestato anche sul territorio nazionale, sono un elemento essenziale del nostro Sistema Paese", ha poi evidenziato il Generale Graziano nel corso del suo intervento.

Successivamente il Ministro della Difesa ha conferito alcune onorificenze al personale dell’Esercito distintosi per particolari atti di valore nel corso di operazioni in Italia e all’estero. Inoltre sono state decorate anche le bandiere del 3° reggimento trasmissioni e del 6° reggimento genio pionieri, reparti che, con il proprio contributo, sono risultati determinanti in particolari situazioni nei contesti nazionali ed internazionali. La tradizionale carica a cavallo dei "Lancieri di Montebello" (8°), nel carosello storico rievocativo delle battaglie del primo conflitto mondiale, ha concluso la manifestazione prima degli onori finali al Ministro della Difesa.

L'Esercito conta oggi più di 4.000 militari schierati in 14 diversi Paesi come, Iraq, Libano, Afghanistan, Kosovo, Libia, Somalia e Mali, con compiti che vanno dalla cooperazione allo sviluppo e sostegno ai processi di stabilizzazione e ricostruzione, sino all'addestramento delle forze di sicurezza locali, vale a dire quella gamma di attività nota come Security Force Assistance (SFA).

Circa 7.000 sono invece i soldati impegnati in Italia nell'ambito dell'Operazione "Strade Sicure", in concorso alle Forze dell'Ordine per il presidio del territorio e la vigilanza. Dal 1° gennaio 2018 a oggi, l'Esercito ha consentito l'identificazione di oltre 76.000 persone, 213 delle quali poste in stato di fermo, oltre 300 denunciate, 17.987 veicoli controllati, con 24 sequestri di armi e 232 di veicoli. Cospicuo il sequestro di sostanze stupefacenti e oggetti contraffatti. L'Esercito interviene spesso in situazioni di emergenza o di pubblica utilità: tra queste, solo nell'ultimo anno, circa 3000 bonifiche di ordigni esplosivi e residuati bellici e 153 sortite antincendio, per un totale di 356 ore di volo effettuate con velivoli dell'Aviazione dell'Esercito.

“Coraggio, lealtà, amore per la Patria e profondo spirito di sacrificio, sono valori immortali che troviamo immutati nelle nostre donne e uomini i uniforme”, è il messaggio del Sottosegretario alla Difesa Domenico Rossi, presente oggi alla cerimonia per il 157° Anniversario della costituzione dell`Esercito Italiano. “A cento anni dalla fine della prima guerra mondiale, che vide soldati di ogni ordine e grado donare la propria vita per una Italia libera e democratica, l’Esercito è oggi una Forza Armata al passo con i tempi, presente in Kosovo, Libano, Afghanistan, Iraq e in altri luoghi lontani per garantire la sicurezza nazionale e favorire lo sviluppo di regioni martoriate da crisi e conflitti, riscuotendo sempre l’ammirazione e il rispetto unanime di tutte le forze armate straniere”.

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