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Esperti, sfida trasformare Ssn in 'calamita' per cervelli e ricerca

11 marzo 2014 | 15.53
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Esperti, sfida trasformare Ssn in 'calamita' per cervelli e ricerca

Roma, 11 mar. (Adnkronos Salute) - Attrarre in Italia medici formati all'estero, trasformare il Ssn in una calamita per ricercatori e specialisti, con l'ambizione di cambiare il sistema andando a incidere su alcune delle problematiche piu' 'calde'. Quindi: cambiare rotta su spese e risorse, con costi certi e la libertà per il paziente di scegliere il proprio ospedale. Garantendo comunque un Ssn universale ed equo, dove il privato può dare un contributo ma solo dopo aver modificato l'aspetto normativo. Sono alcuni punti del documento 'Healthcare Roadmap 2030, un insieme organico di riforme per preservare universalita' ed equita' del Ssn', elaborato da Action Institute e presentato oggi in una tavola rotonda a Roma nella sede dell'Autorita' garante della concorrenza e del mercato. "Dal documento emergono alcuni temi chiave - spiega all'Adnkronos Salute Giovanni Pitruzzella, presidente dell'Antitrust - si suggerisce di ridurre il condizionamento della politica sulle nomina dei dirigenti Asl, di distinguere nettamente tra chi propone regole e chi acquisisce i servizi. Infine, di premiare le regioni in base al servizio che erogano". Una delle criticità evidenziate dal documento "e' la gestione delle risorse umane del Ssn, come i primari e i dirigenti delle Asl - afferma Carlotta de Franceschi, presidente Action Institute - su queste servirebbe una netta separazione tra politica e sanità". "E' un documento molto importare e condivisibile in tante parti - sottolinea Giovanni Bissoni, presidente Agenas, nel suo intervento - mentre ho qualche perplessità su alcuni punti. Il tema della libera scelta del paziente e' centrale ed e' un valore e un diritto. Il problema e' come il Ssn puo' rafforzare tutto questo". L'obiettivo dell'incontro, che arriva a valle di un'ampia consultazione, e' promuovere un dibattito tra decisori politici, regolatori, operatori ed esperti del settore, per arrivare a un progetto condiviso che disegni le tappe per la messa in pratica delle soluzioni. "Nella sanita' c'e' sempre stata diffidenza verso un sistema concorrenziale - chiosa Roberto Chieppa, segretario generale dell'Agcm - ma l'apertura ad altri soggetti non può che fare bene, sempre garantendo la trasparenza".

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