Le forze di sicurezza afghane hanno tratto in salvo 200 persone e ucciso due assalitori del commando dell'ennesimo attacco che ha seminato il terrore nella capitale afghana Kabul. Tutto è iniziato con l'esplosione di un'autobomba vicino al ministero dei Lavori pubblici e all'Ente nazionale per i disabili e le famiglie dei martiri. Poi, secondo le ricostruzioni dei media afghani, un gruppo di uomini armati ha aperto il fuoco e ha fatto irruzione nell'edificio dell'Ente. Così è iniziata la battaglia con le forze di sicurezza.
Un portavoce del ministero degli Interni, Nusrat Rahimi, ha confermato l'uccisione dei due assalitori e - ha riferito Tolo Tv - ha spiegato che 200 impiegati dell'Ente nazionale per i disabili e le famiglie dei martiri sono stati tratti in salvo, ma "molti dipendenti sono rimasti all'interno dell'edificio". Rahimi, riporta l'agenzia di stampa Dpa, ha confermato che continua l'operazione delle forze di sicurezza afghane per liberare gli "ostaggi" e mettere in sicurezza l'area.
Il portavoce del ministero della Salute, Wahidullah Majroh, ha confermato che almeno quattro feriti sono stati trasportati in ospedale. Secondo Najib Danish, portavoce del ministero degli Interni, "è troppo presto per parlare di un bilancio delle vittime". L'attacco non è stato sinora rivendicato. Secondo l'agenzia di stampa Dpa, quello odierno è il 22esimo attacco a Kabul dall'inizio dell'anno con un bilancio complessivo di oltre 510 morti e quasi mille feriti.