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Libia: esplosione oleodotto, interrotto flusso greggio verso Tobruk

14 febbraio 2015 | 17.02
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Un'esplosione nell'oleodotto di al-Sarir provocato da militanti nel sud della Libia ha portato all'interruzione del flusso di greggio alla città orientale di Tobruk, dove ha sede il Parlamento riconosciuto dalla comunità internazionale.

Libia: esplosione oleodotto, interrotto flusso greggio verso Tobruk

Un'esplosione nell'oleodotto di al-Sarir provocato da militanti nel sud della Libia ha portato all'interruzione del flusso di greggio alla città orientale di Tobruk, dove ha sede il Parlamento riconosciuto dalla comunità internazionale. Lo rende noto un impiegato dell'oleodotto, Issa al-Manfa, al sito di informazione libica al-Wasat. L'oleodotto trasporta circa 180mila barili al giorno al terminal di esportazione di al-Hariga a Tobruk. Al momento l'attentato non è stato rivendicato. Ieri miliziani legati allo Stato Islamico (Is) avevano attaccato l'oleodotto di al-Bahi nella Libia centrale.

La compagnia petrolifera nazionale libica ha quindi avvertito che se continueranno gli attacchi contro gli oleodotti sarà costretta a ''interrompere le operazioni nel Paese''. La produzione di petrolio è calata in Libia dai circa 325mila barili al giorno a gennaio ai circa 900mila barili di ottobre per il conflitto in corso tra i due governi rivali, quello riconosciuto dalla comunità internazionale ed esiliato a Tobruk e quello sostenuto dalle milizie islamiche a Tripoli. Il dato è inferiore al 25 per cento rispetto alla produzione petrolifera libica del 2012. Il timore dei gestori delle risorse petrolifere è che ora i gruppi terroristici puntino ai proventi del greggio.

Intanto il portavoce della compagnia petrolifera libica ha spiegato che è ancora in corso un'indagine per individuare le cause che hanno portato all'esplosione nell'oleodotto di Sarir e che ci vorrà almeno una settimana prima che l'impianto possa tornare in funzione. ''Simili incidenti porteranno all'evacuazione della manodopera da questi impianti'', si legge sul sito della compagna petrolifera libica. Sono attualmente 25mila gli agenti di guardia agli oleodotti in Libia, ''ma non sono sufficienti a proteggerli'', ammette la compagnia.

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