Prosegue in calo l'andamento delle piazze finanziarie europee a metà giornata dopo che Wall Street ha chiuso in rosso con i tre indici di riferimento allineati su un -0,32% e le piazze asiatiche hanno terminato le negoziazioni contrastate. Non aiutano le parole del presidente della Bce, Mario Draghi, che ha indicato una ripresa che procede "moderatamente" per via di "un certo grado di resistenza di fronte alle influenze esterne" dell'attività economica. Draghi è tornato comunque ad assicurare che a dicembre, se sarà necessario, "l'accomodamento monetario" sarà "mantenuto".
Intanto Eurostat ha diffuso il dato relativo alla produzione industriale di settembre dell'eurozona, in calo 0,3% rispetto al mese precedente e soprattutto peggiore delle attese. In questo scenario Madrid cede lo 0,87%, Parigi -0,96%, Francoforte -0,51%, Londra -0,53%. A Milano il Ftse Mib lascia sul terreno lo 0,82% a 22.201 punti e l'All Share lo 0,78% a 23.925.
Tra le blue chips vendite su Exor che cede il 4,86% dopo che ieri ha avviato il collocamento di massime 12 milioni di azioni proprie (pari al 4,87% del capitale sociale emesso) attraverso un processo di accelerated book building riservato a investitori istituzionali. Unicredit non festeggia il nuovo piano industriale, che prevede cessioni e tagli per 1,6 miliardi. Il titolo cede il 3,8%. In scia a Exor vendite anche si Cnh (-2,55%) e Fca -2,07%). Denaro su Yoox Nap (+3,32%), Tod's +2,9%) e Bper (+2,14%).