Dopo la sentenza della Cassazione che ha confermato l'interdizione dai pubblici uffici per 2 anni, la strada per la candidatura di Silvio Berlusconi alle europee e' diventata strettissima. Il leader di Forza Italia e' infatti diventato incandidabile e non potra' votare: difficilmente, quindi, correra' per un seggio a Strasburgo, ma la partita non sarebbe ancora del tutto chiusa. In queste ore e' tornato a circolare con insistenza la voce di un 'candidato di famiglia', dal sicuro appeal, capace di mettere d'accordo falchi e colombe all'interno del partito. Al posto del leader azzurro si fa sempre il nome della primogenita Marina, che viene dato favorito rispetto a quello della piu' giovane Barbara (impegnata in prima persona alla guida del Milan, per ora in tandem con Adriano Galliani).
A palazzo Grazioli, dove oggi si e' tenuto un vertice proprio sul nodo delle candidature, nessuno si sbilancia sulla 'carta Marina'. Restano le voci, raccolte in Transatlantico, a Montecitorio: c'e' chi dice che il l'ex premier non 'brucerebbe' mai la figlia, vero core business dell'impero di famiglia, e chi, invece, giura che fino all'ultimo momento tutto e' possibile e la presidente di Fininvest potrebbe essere tirata in ballo come jolly. Di certo, la candidatura di Marina, al momento, sembra una strada molto difficile da praticare. Berlusconi punta su volti nuovi ed uno lo ha gia' lanciato: si tratta del suo consigliere politico Giovanni Toti, che correra' nel Nord-Ovest. Altri nomi di peso e new entry restano ancora coperti.
L'esclusione dall'Europa del Cav non avra', comunque, ricadute sul simbolo elettorale. Il problema di mantenere il nome Berlusconi sembra ormai risolto. Il 6-7 aprile, giorno di scadenza dei termini di legge, gli avvocati dell'ex premier presenteranno il logo di 'Forza Italia' con il tricolore in primo piano e la dicitura Berlusconi in calce. Con questo escamotage, raccontano, il leader azzurro potra' anche non essere in lista ma conservera' il suo 'brand', da sempre arma vincente alle elezioni.
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