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Europee, Cav pigliatutto

14 febbraio 2019 | 06.46
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(Ipa/Fotogramma) - FOTORAMMA
(Ipa/Fotogramma) - FOTORAMMA

Silvio Berlusconi resta sempre tentato di correre come capolista in tutta Italia alle europee. Ma, per effetto della parità di genere, in regime di proporzionale secco, rischierebbe di penalizzare i candidati di Fi maschi, scoraggiando qualcuno dei big intenzionato a scendere in campo, specialmente al Sud e nelle Isole. In accoppiata con le donne, infatti, il Cav, farebbe en plein di voti, togliendo preferenze ai colleghi uomini, che si trovano in lista dal terzo posto in poi.

Oltre al caso di Antonio Tajani (che potrebbe beneficiare di una deroga e cavarsela guidando la sua circoscrizione d'elezione, quella di Centro), sul tavolo di Arcore ci sarebbero due grane da risolvere. Stiamo parlando della 'collocazione' di Lorenzo Cesa e Saverio Romano: schierati dietro Berlusconi e una forzista potrebbero uscire azzoppati dalla competizione e restare fuori dai giochi. Cesa è un alleato di Fi e Berlusconi gli ha promesso che lo candiderà nella lista unitaria dei moderati, formata dagli azzurri e i centristi dell'Udc-Dc. Non solo, Cesa, insieme a Gianfranco Rotondi, hanno già contribuito con il 3% della loro lista civica apparentata con Fi alla vittoria del centrodestra in Abruzzo.

Anche Romano, ex ministro del governo Berlusconi, raccontano, avrebbe ambizioni a Bruxelles. Il leader di 'Cantiere popolare' avrebbe sondato il terreno per una sua candidatura. Secondo gli ultimi boatos, Cesa potrebbe presentarsi al Sud, mentre Romano nella circoscrizione Isole. Il loro destino in Europa, però, dipenderà dal presidente di Forza Italia, cui spetterà decidere se cedere la testa di lista nelle rispettive circoscrizioni. Il rebus potrebbe essere sciolto alla riunione dei gruppi parlamentari di Fi, convocata per mercoledì prossimo, nella sala Koch, a palazzo Madama.

Berlusconi, intanto, sta lavorando alla griglia dei nomi da inserire nella lista di Fi. Fissata la regola che tutti gli eurodeputati uscenti sono riconfermati ed è vietato a chi è già parlamentare farsi avanti per uno scranno a Bruxelles, l'ex premier avrebbe già indicato l'identikit del perfetto candidato. Voglio candidati forti e credibili, scelti tra donne, amministratori locali e società civile, sarebbe stata la raccomandazione fatta ieri al vertice di Arcore con lo stato maggiore forzista. Tra i confermati, Barbara Matera, che potrebbe essere schierata al Sud.

Alla guida di una lista unica dei moderati con dentro gli azzurri e i centristi, Berlusconi spera di riprendersi il suo elettorato e superare la quota del 10%, che gli consentirebbe di sedersi al tavolo che conta con l'alleato Matteo Salvini, dato da tutti i sondaggi oltre il 30%, prossimo al 'sorpasso' sui grillini. Anche se c'è chi in queste ore lo invita a desistere e chi spera che in zona Cesarini non ci metta la faccia, perchè considera finito l'appeal mediatico di una volta, il Cav non vuole sentire ragioni ed è determinato a recuperare consensi per Fi, lanciando la sfida a Salvini in Europa.

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