
"Berlusconi è ormai un nome evocativo, crepuscolare. Ci riporta al nostro passato, come quelle vecchie canzoni che riascoltate ci proiettano ad altre età, i cosiddetti 'good oldies song'. Chi non si ricorda 'Neanderthal man' e chi non la associerebbe subito al vecchio pregiudicato?". Lo chiede Beppe Grillo in un post in cui ritrae l'ex Cavaliere come fosse l'uomo di Neanderthal, e riporta anche qualche strofa di una band australiana degli anni '70: "I'm a neanderthal man/ You're a neanderthal girl/ Let's make neanderthal love/ In this neanderthal world...".
"Il suo partito sta scomparendo - incalza il leader M5S - lo votano ormai i nostalgici e qualcuno dei suoi coetanei. Quando va in televisione fa crollare lo share che, per un prodotto televisivo quale lui è, è il punto di non ritorno. La sua politica dei due forni, così battezzata da Brunetta, in cui un giorno salva il governo Renzie (per un alto senso di responsabilità...) e lo stesso giorno lo critica (per salvare la faccia), politica che gli farebbe perdere voti è in realtà sempre la stessa, perché sempre di un forno solo si tratta: delle sue aziende e dei suoi interessi economici".
"Finché rimane in naftalina e appoggia il governo Renzie/Napolitano salva il malloppo, in caso contrario del doman non v'è certezza come ai tempi in cui gli subentrò Rigor Montis e il suo impero economico stava franando in pochi giorni. Nel gioco della Torre tra Forza Italia e tutti coloro che ne fanno parte e i suoi interessi economici Berlusconi non ha dubbi, non si fa remore a sacrificare il suo vecchio partito: non ha un programma, non fa opposizione ma neppure governa. Non c'è una sola ragione per votarlo. A questo punto meglio appoggiare il suo sosia telecomandato, Renzie, se questo serve a salvargli il c..o. E' un ermafrodita politico", accusa ancora Grillo.