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Europee, i primi simboli

07 aprile 2019 | 08.07
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(FOTOGRAMMA)
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Sotto una pioggerellina primaverile, si sono presentati presto, in fila, per lanciare la propria corsa alle Europee : si tratta dei leader dei partiti arrivati al Viminale per depositare il simbolo con cui parteciperanno al voto del 26 maggio (FOTO). Alle 20 sono 33 i contrassegni, depositati per le elezioni Europee 2019. Ne dà notizia il Viminale, aggiungendo che le operazioni riprenderanno domani alle 8 e si chiuderanno alle 16. Tra i tanti il simbolo di +Europa con il logo di Italia in Comune e un riferimento al Pde all'interno della bandiera europea, che appare accanto al tricolore nella parte bassa del logo.

Il primo in ordine di arrivo per presentare il simbolo è stato Francesco Millino, in fila da ben due giorni per presentare il contrassegno del suo Partito Internettiano. Poi anche Casapound con Luca Marsella e il vicepresidente del Senato Roberto Calderoli per la Lega. "Contestiamo questa Europa che affligge i popoli con l'austerità, che si contrappone al benessere diffuso della società" sottolinea Millino. Per il Movimento 5 Stelle il simbolo è stato depositato dall'avvocato Pierfrancesco Bruno: "Sono qui su mandato del capo politico Luigi Di Maio. L'avvocato Andrea Ciannavei non poteva e hanno delegato me", spiega Bruno che, tra l'altro, ha difeso il sindaco di Roma Virginia Raggi in occasione del processo per falso in atto pubblico. "Sono arrivata il giorno 4 - spiega invece Mirella Cece, presidente del Sacro Romano Impero Cattolico - il mio programma è ambizioso ma non lo voglio anticipare perché troppo articolato". Di corsa cominciata, parla poi Mario Adinolfi per il Popolo della Famiglia: "Questa Europa è senza cuore, noi diciamo no a un'Europa delle banche e senza cuore, vogliamo un'Europa delle famiglie. Questa Europa ha bisogno di un cuore".

L'ESPERTO - I simboli dei partiti sono la sua passione. E neanche quest'anno ha voluto perdersi il gran via vai di loghi andato in scena al Viminale, dove gli esponenti delle forze politiche si sono presentati per depositare il proprio simbolo, in vista delle elezioni europee di maggio. Gabriele Maestri, giornalista e curatore del blog 'I simboli della discordia', fa il punto della situazione verso la fine di una giornata che ha visto comparire sulla bacheca del ministero i simboli più curiosi - dal Partito Internettiano al Sacro Romano Impero, dal Movimento Poeti d'Azione ai Forconi - oltre a quelli dei principali schieramenti.  "Quest'anno - dice Maestri all'Adnkronos - c'è una novità: i riferimenti all'Europa sono molto più presenti rispetto al passato, e spesso si tratta di un escamotage per cercare di presentare le candidature senza firme".  "La presenza di elementi legati all'Europa - evidenzia l'esperto - contagia anche formazioni che si sono sempre contraddistinte per la loro ostilità verso l'Ue, a partire dal 'cartello' Casapound-Destre Unite". "Un'altra costante è la fantasia che si esplica in molti modi diversi. Dai simboli già esistenti che cambiano faccia, come i Forconi, alle sigle sconosciute in cerca di visibilità, come Pensa Italia. O la storia che ritorna assieme al simbolo del Pci, quasi identico a quello della Prima Repubblica: lista che più di tutte si sta impegnando a raccogliere le firme", aggiunge il blogger.  Tra i loghi più innovativi Maestri segnala in particolare Riscatto Nazionale, "con tanto di con Pegaso e tricolore". Ma le sorprese non finiscono qui. "Mai pensavo che avrei rivisto Ap, simbolo del partito fondato da Alfano, in una bacheca", conclude Maestri riferendosi al logo di Alternativa Popolare, 'inglobato' dal Popolo della Famiglia di Mario Adinolfi.

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