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Borsa europee chiudono miste dopo discorso May su Brexit, Milano +0,25%

17 gennaio 2017 | 14.00
LETTURA: 4 minuti

 - Le borse europee chiudono miste dopo il discorso della premier britannica May sulla Brexit.
- Le borse europee chiudono miste dopo il discorso della premier britannica May sulla Brexit.

Le borse europee chiudono contrastate dopo il discorso della premier britannica, Theresa May, sulla Brexit. La premier ha sottolineato l'intenzione di procedere verso un'uscita della gran Bretagna dall'Unione europea senza adesioni parziali al mercato comune. Ma ha anche annunciato che il Parlamento britannico voterà sull'accordo finale che emergerà dai negoziati. E la sterlina, sotto pressione nelle ultime sedute, ha innescato un forte recupero nei confronti di euro e dollaro. A fine giornata Londra segna un calo dell'1,46%, mentre Francoforte cede lo 0,15% e Parigi lo 0,46%. A Milano il Ftse Mib chiude positivo e guadagna lo 0,25% a 19.296 punti.

Sul listino principale della piazza milanese brillano i titoli del comparto bancario. Unicredit guadagna il 3,51% e Banco Bpm sale del 2,29%, con Deutsche Bank, che ha avviato la copertura sul titolo con una raccomandazione 'buy' e un prezzo obiettivo di 3,40 euro, che sottolinea che la qualità degli asset "rimane un rischio", ma si aspetta che il gruppo acceleri nel corso dell'anno nella pulizia dei crediti deteriorati. Ubi Banca segna +3,41% e bene anche Bper (+1,62%), mentre Intesa Sanpaolo chiude invariata.

Fiat Chrysler sale dell'1% sui dati delle immatricolazioni nel 2016. Lo scorso anno Fca ha registrato quasi 993mila immatricolazioni in Europa, con un aumento delle vendite del 14,1%, rispetto all'incremento del 6,5% del mercato. Intanto il gruppo automobilistico è alle prese con la battaglia in Germania su alcuni modelli e con le accuse negli Stati Uniti di aver violato le norme sulle emissioni inquinanti su alcuni motori diesel.

Positivi i petroliferi, mentre il prezzo del barile di greggio recupera terreno, con il Wti a 52,6 dollari, dopo le dichiarazioni del ministro del petrolio saudita che ha confermato gli impegni per tagliare la produzione. Eni sale dello 0,45% e Saipem del 2,14%, mentre Tenaris cede lo 0,90%.

Mediaset limita i danni (-0,62%) dopo le voci di un possibile stop dell'Agcom a un'eventuale Opa di Vivendi sul gruppo. L'Autorità garante delle comunicazioni ha però precisato che l'istruttoria è ancora in corso. domani il gruppo presenterà a Londra le linee guida al 2020, con un Ebit che è previsto aumentare di 468 milioni di euro.

In calo di oltre un punto percentuale Buzzi Unicem, Telecom Italia e Ferrari. Male anche il settore della moda e del lusso, dopo l'exploit di ieri, spinto dall'accordo fra Luxottica e la francese Essilor. Il gruppo dell'occhialeria ritraccia e dopo aver guadagnato ieri 8 punti percentuali, lascia sul terreno lo 0,84%. Male anche Ynap (-1,09%), Moncler (-1,54%) e Ferragamo (-0,16%).

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