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Europee, per la campagna il Partito democratico punta sui volti della gente comune

04 aprile 2014 | 16.07
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Europee, per la campagna il Partito democratico punta sui volti della gente comune

"L'ultima volta che mi hanno truccato, è stato quando mi sono sposata. Quanto me so' divertita...". La signora Gianna, romana, anni "quasi 64", è una dei testimonial della campagna Pd per le europee. Ci saranno i volti di militanti ("veri", specificano dal Nazareno, "contattati via Facebook") sui manifesti che da oggi compariranno in tutta Italia. Ma non quello di Matteo Renzi. "Sarebbe stato facile, ma non è questo l'obiettivo".

Volti, persone, nomi. E per ciascuno una richiesta all'Europa. "Basta con il 'ce lo chiede l'Europa'. Cambiamo verso: iniziamo a dire cosa chiediamo noi all'Europa", questo il senso della campagna ha spiegato Francesco Nicodemo oggi al Pd con Lorenzo Guerini e Francesco Bonifazi.

L'idea non è originale, ammettono. Il copyright è di Matteo Renzi. "Ci siamo ispirati alla campagna delle primarie di Matteo e a quanto ha detto in queste settimane sull'Europa. Cambiare verso anche in Ue. Non è innovativo ma quando una cosa è buona, non si cambia", prosegue Nicodemo. Costo della campagna? "Circa 3 milioni di euro. Un quarto rispetto alle spese della campagna del 2009. Abbiamo fatto tante campagne con Matteo e siamo abituati a fare con poco...", spiega il tesoriere Bonifazi.

In effetti a sentire i diretti protagonisti della campagna, c'è stata una certa attenzione alle spese. Prima è partito un appello via Facebook. Un 'I want you' rivolto ai militanti per chiedere la disponibilità a partecipare alla campagna. "A me mi ha iscritto mia figlia -racconta Gianna che, unica romana tra i testimonial, oggi è venuta al Nazareno alla conferenza stampa di presentazione- e dopo qualche giorno ci hanno chiamato".

Qualche ora per fare le foto, una "truccatina e via. Abbiamo fatto le foto con i vestiti con cui siamo arrivati. A saperlo mi mettevo una giacca un po' meglio...", dice Gianna. Insieme a lei, ci sono altri 4 testimonial. Età diverse, diverse parti d'Italia. Ciascuno con una domanda all'Europa. "Sono i 5 punti del manifesto del Pse che abbiamo sottoscritto", dice Nicodemo.

Questa, infatti, è la prima campagna dem da membro del Pse, il cui logo apparirà nel simbolo Pd per il 25 maggio. Un atto che ha stretto ancora di più i rapporti con il Psi. "Alle prossime elezioni europee -spiega il vicesegretario Guerini- ci saranno candidati del Partito socialista nelle liste del Pd. E' l'inizio di un processo federativo che portera' alla confluenza del Ps dentro il Pd".

Qual è l'obiettivo del Pd per le europee? Al Nazareno non ci si sbilancia. "Fare meglio del 2009, quando il Pd si attestò sul 26 per cento", si limita a rispondere Guerini. Certo, in sondaggi positivi fanno ben sperare. "C'è un trend che è un elemento di conforto" perchè è evidente, aggiunge, che il voto sarà anche un "giudizio sull'operato del governo".

"Sappiamo che nel voto di maggio ci sarà sia la valutazione sulla direzione di marcia da imprimere all'Ue, sia un giudizio sull'operato del governo. Non ci sfuggono i significati politici interni di questo passaggio elettorale, ma sarebbe sbagliato fissare un'asticella", sottolinea il vicesegretario del Pd.

Quanto alla campagna, come per le primarie di dicembre, anche questa volta a breve verrà messo on line un "generatore" di 'cambiamo verso' in Europa, in questo caso. "Chiunque potrà fare il suo manifesto, con la sua richiesta all'Europa".

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