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Europee, tensione nel Pd su liste.

10 aprile 2014 | 15.10
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Europee, tensione nel Pd su liste.

Palermo, 10 apr.- (Adnkronos/Ign) - Tensioni nel Pd all'indomani della mossa di Matteo Renzi che ha sparigliato le carte, mettendo cinque donne a guidare le liste per le prossime elezioni Europee. Il sindaco di Lampedusa Giusi Nicolini ha annunciato la rinuncia alla candidatura dopo la retrocessione al terzo posto nella circoscrizione Isole, dopo Caterina Chinnici e Renato Soru. Verso un passo indietro anche il sindaco di Bari Michele Emiliano che, inizialmente annunciato come capolista per il Sud, sembra non aver preso bene il secondo posto dopo Pina Picierno.

''Ho accettato di fare il capolista perché me lo ha chiesto Matteo, adesso che la scelta è diversa la mia candidatura è superflua'', scrive su Twitter Emiliano. ''Mi candidavo perché me lo hanno ordinato, adesso meglio votare le donne per dimostrare che facciamo sul serio''.

Critica sulle scelte della Direzione Pd anche il sindaco di Lampedusa. ''Sono prevalse altre logiche, che privano di significato la mia candidatura''., annuncia Giusi Nicolini.

"Che ci sto a fare in una lista così? Davide Faraone è volato fino a qui a Lampedusa per chiedermi di candidarmi, assicurandomi che sarei stata capolista. E ieri scopro, solo per caso da voi giornalisti, che sono terza nella lista della circoscrizione Sicilia-Sardegna. Forse nel Pd non le vogliono le novità, che ci posso fare?...", racconta all'Adnkronos.

Da qui la decisione di ritirarsi e continuare a fare il sindaco di un avamposto come Lampedusa e "a occuparmi dei mille problemi, a partire da quelli degli immigrati". "Mi hanno pregato di accettare la candidatura - dice Nicolini - perché ero titubante, e io ho accettato dopo le loro insistenze solo perché da Bruxelles avrei potuto continuare a occuparmi dei problemi del Mediterraneo. Ma dal momento che non sono piu' capolista, le cose cambiano...".

Ribadisce che Matteo Renzi "è il Premier ma non e' il mio segretario. Io non sono del Pd". Ecco perché preferisce non commentare quanto accaduto ieri pomeriggio in direzione nazionale con lo strappo definitivo tra il Governatore Crocetta e il segretario Fausto Raciti. "Queste polemiche non mi appartengono - dice - Non le capisco, non fanno parte della mia cultura. Sono estranea a queste logiche".

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