Città del Vaticano, 14 feb. (Adnkronos Salute) - "Il più grave passo falso": con questo titolo l'Osservatore Romano commenta la legalizzazione in Belgio dell'eutanasia, "anche per i bambini, senza limiti d'età". Si chiede il quotidiano vaticano: "Può veramente un bambino chiedere di essere ucciso? Chi deciderà se accordargli il 'diritto' di morire? La legge prevede che a svolgere tale compito siano uno psicologo, un medico e i genitori. Uno psicologo stabilirà se il bambino possieda o meno la capacità di intendere e di volere. Sarà possibile però determinare con un colloquio psicologico che un bambino gravemente malato chieda lucidamente un’iniezione letale? E' anche solo immaginabile che una simile valutazione sia scientificamente, umanamente e razionalmente accettabile?".
Spiega ancora l'Osservatore Romano: "Se risulta difficile accettare che uno psicologo, anziché ascoltare e confortare il piccolo paziente, emetta un giudizio di via libera all'eutanasia e un medico anziché ricorrere a tutti i mezzi che la moderna medicina offre per lenire l'umana sofferenza si limiti a certificare l'esistenza di sintomi 'insopportabili', decisamente incredibile appare affidare ai genitori il carico di acconsentire all'uccisione del proprio figlio".