E' quanto afferma all'Adnkronos il senatore della Lega, commentando l'assoluzione di Marco Cappato "perché il fatto non sussiste" dai giudici di Milano dall'accusa di aiuto al suicidio per aver accompagnato deejay Fabo in una clinica svizzera a morire
"Il problema vero è quello che la sentenza crea come problema di fondo: stiamo andando verso il suicidio di Stato e ci siamo persi qualsiasi riferimento alla sacralità della vita". E' quanto afferma all'Adnkronos il senatore della Lega Simone Pillon, commentando l'assoluzione di Marco Cappato "perché il fatto non sussiste" dai giudici di Milano dall'accusa di aiuto al suicidio per aver accompagnato Fabiano Antoniani, noto come deejay Fabo, in una clinica svizzera a morire.
Oggi la questione riguarda una persona che lo ha chiesto, fa notare Pillon, ma "domani magari qualcuno che non lo ha chiesto o che lo ha fatto in modo blando. Nei Paesi in cui si è aperto all'eutanasia chi ne usufruisce sono disabili, noi dobbiamo vigilare perché nel nostro Paese la vita non diventi un bene disponibile e di cui ciascuno può fare ciò che vuole: non è così".