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Ex procuratore Murone: "De Magistris si nasconde dietro dito, è avvilente"

16 aprile 2021 | 17.22
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"Mi avvilisce il fatto che De Magistris si nasconda dietro un dito, mi aspettavo che si sarebbe assunto le sue responsabilità su questo punto", e invece "non ha avuto il coraggio delle proprie opinioni". A dirlo è l’ex procuratore aggiunto di Catanzaro, Salvatore Murone, commentando con l’AdnKronos la condanna a 4 mesi di reclusione per diffamazione nei suoi confronti a carico di Luigi De Magistris.

"Mi avvilisce un po’ – esordisce Murone con l’AdnKronos -, perché De Magistris si nasconde dietro un dito. Non mi aspettavo, dopo tanti anni di diatribe giudiziarie, una conclusione del genere. Mi avvilisce perché mi aspettavo che ciascuno di noi si assumesse le sue responsabilità, come io me le sono sempre assunte segnalando i comportamenti di De Magistris che ritenevo non consoni, non adeguati e non rispondenti alle norme dell’ordinamento giudiziario. Trovo avvilente il fatto che De Magistris non si assuma le sue responsabilità su questo punto, dicendo che non si riferiva a me, quando invece parla sempre di questo presunto complotto per sottrargli le indagini. E i magistrati che avrebbero fatto parte del complotto chi dovevano essere? Lo dica lui".

Poi Murone aggiunge: "Certamente l’avocazione l’ha operata l’avvocato generale Dolcino Favi, e non ritengo che facesse parte di alcun complotto, e determinate segnalazioni sul modo in cui andavano avanti le indagini le ho mandate io all’avvocato generale Favi, e non ritengo di aver fatto parte di nessun complotto. Oggi andarsi a nascondere dietro un dito, a dire non è stato Tizio ma è stato Caio, mi sembra del tutto avvilente. Significa non avere il coraggio delle proprie opinioni".

Anche perché, prosegue Murone, "il processo sul presunto complotto si è concluso con l’assoluzione. Ci sono 200 pagine che smontano su ciascun punto di fatto e di diritto le tesi di De Magistris. Andare oggi a sostenere questo è diffamatorio, come dice il Tribunale di Lamezia Terme, andare a sostenere che l’aver levato le indagini a De Magistris perché non le conduceva secondo le regole fosse un complotto, è diffamatorio. Lo dice, ribadisco, il Tribunale di Lamezia Terme e la sentenza parla per sé".

Infine, l’ex procuratore aggiunto di Catanzaro conclude: "E’ ora di finirla con questa storia dopo 10 anni, è inutile andare a ripescare, per ragioni di propaganda di qualsiasi genere, questa tesi del complotto. Andare a ripetere in ogni occasione cose del genere è completamente inutile. Vedremo se le sue tesi avranno maggiore fortuna negli altri gradi di giudizio".

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