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Expo, Alfano: task force buona idea Consumatori: serve comitato di Garanzia

11 maggio 2014 | 18.43
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Expo, Alfano: task force buona idea Consumatori: serve comitato di Garanzia

Roma, 11 mag. (Adnkronos/Ign) - Istituire una task force anticorruzione "penso sia una buona idea, perché noi abbiamo fatto fin qui tante azioni, tanti protocolli, tanti accordi, tante buone regole per far sì'' che l'Expo ''possa essere 'mafia free', senza infiltrazioni criminali". Così il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, ai microfoni di SkyTg24, a proposito dell'idea del premier Matteo Renzi di costituire una task force anticorruzione.

"E' evidente - aggiunge - che non ci si può mai distrarre un attimo e la questione a questo punto diventa quella di prevenire queste infiltrazioni mafiose. Invitiamo i magistrati a fare fino in fondo il loro lavoro e noi dal nostro canto faremo fino in fondo il nostro, facendo tutto quel che serve e la task force potrebbe essere una buona soluzione".

Sulla vicenda interviene anche la presidente della Camera, Laura Boldrini, interpellata dai giornalisti. "Lo scandalo dell'Expo - dice - ci porta a dire che è nell'interesse stesso di Expo che ci sia chiarezza, perché quella sarà una grande occasione e non ci debbono essere ombre. Quindi fa bene la magistratura ad andare fino in fondo e altrettanto bene fa la politica a farsi da parte". "Non è vero che la corruzione è endemica al sistema, c'è corruzione, ma c'è una magistratura - aggiunge la terza carica dello Stato - che riesce ad andare a fondo ed è giusto che questo accada ed è giusto che la politica faccia un passo indietro".

"La corruzione dopo tangentopoli non è stata distrutta, c'è sempre stata, ha cambiato modi, forme, attività'' evidenzia il presidente del Senato, Pietro Grasso, che ha ''presentato un disegno di legge. Speriamo che presto si possa spingere avanti, in modo tale da dare ai magistrati gli strumenti che servono. Naturalmente la politica deve fare la sua parte".

Intanto la presidente della commissione Antimafia, Rosy Bindi, ha chiesto "una sessione speciale del Parlamento", dedicata ai temi della corruzione e della legalità, perché "è arrivato il momento che la politica esprima un giudizio su se stessa".

MARTINA: COSTRUIRE ANTICORPI - In attesa di scoprire le carte su chi sarà il sostituto di Angelo Paris, il manager della società Expo finito in manette nell'inchiesta della procura, l'appuntamento più atteso è quello di martedì in via Rovello dove in tarda mattinata si riuniranno i vertici della società Expo e le istituzioni tra cui il premier Matteo Renzi.

"Sarà una riunione molto operativa, molto attenta a sentire le parole del commissario unico Giuseppe Sala e a decidere quale sarà il tracciato da seguire per una nuova fase", spiega il ministro delle Politiche agricole, Maurizio Martina. "Sarà un ascolto vero delle riflessioni di Sala e poi ragioneremo insieme. La fase non è certo semplice - ammette - ma ci sono tutte le energie per reagire''. Un incontro che vedrà al centro la sostituzione di Paris, ma sul cui nome il governo "seguirà le indicazioni del commissario unico. Sarebbe un errore invertire i ruoli". Sempre martedì ''si definirà e concretizzerà" la task force tecnica chiesta da tempo dal commissario Sala per avere un referente unico nazionale per la gestione ordinaria tecnica e operativa.

L'Expo si farà, dice Martina, perché "è la metafora del cambiamento di cui necessita il nostro Paese" e perché "non voglio rassegnarmi all'idea inaccettabile che l'Italia non debba raggiungere questo obiettivo. Abbiamo bisogno di dimostrare che questo Paese non rinuncia ai progetti". L'inchiesta, aggiunge, ha visto il "riaffiorare di persone e metodi che pensavamo completamente superati, ora dobbiamo costruire insieme gli anticorpi per reagire a questo". Un tema, quello del reagire insieme "che riguarda tanto il pubblico quanto il privato".

CONSUMATORI: SIAMO INORRIDITI - Intanto i consumatori si dicono ''inorriditi dei fatti, Expo e altro, che in questi giorni stanno portando a conoscenza a quale livello di corruzione si è ridotto il nostro Paese e che ha oramai raggiunto livelli insopportabili. Tutto ciò oltre a scavare un fossato assai ampio tra cittadini e politica e ancor più grave tra cittadini e istituzioni, mette in mora anche volontà di rinnovamento e di cambiamento professate in questi ultimi tempi" sottolineano in una nota Adusbef e Federconsumatori.

"Non vi sono solo in ballo questioni, peraltro rilevantissime di etica e morale, ma anche questioni importanti di politica economica quali i costi della corruzione che inciderebbero per 90-100 miliardi sulla nostra economia nonché la diffidenza se non il rifiuto di investitori e investimenti esteri utilissimi a dare risposte alla gravissima crisi occupazionale del nostro Paese", proseguono le due associazioni.

E allora, incalzano Adusbef e Federconsumatori, ''quello che chiediamo è, da un lato, l'urgenza di mettere in campo decisioni importanti sia di carattere normativo quali forti inasprimenti per le sanzioni relative ai reati di corruzione e concussione e sia di impedimento di nomine clientelari che determinano quasi sempre, con un 'quasi' forse eccessivo, rapporti malati tra politica e gestione imprenditoriale e, dall'altro, serie verifiche e controlli per la necessaria chiarezza e trasparenza degli affidamenti di appalto. In una fase come questa anche attraverso un comitato di Garanzia affidato a personalità di sicuro prestigio morale e professionale". E Adusbef e Federconsumatori "si propongono, per la loro storia e per ciò che rappresentano a coprire quel ruolo e quella funzione".

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