La presidente della manifestazione: "Bisogna essere rapidi, abbiamo ancora un sacco di cose da fare". Quanto al Padiglio Italia, va avanti "secondo quanto avevamo previsto e a fine anno sarà eretto il palazzo e dovremo quindi pensare agli allestimenti"
"Mancano solo 10 mesi ma sono e resto ottimista". Così Diana Bracco, commissario del Padiglione Italia e presidente di Expo 2015 conferma il proprio ottimismo sulla riuscita delle opere legate a Expo entro il primo maggio del prossimo anno, data in cui l'esposizione universale prenderà il via. A margine dell'assemblea generale dell'Anie, Bracco ha sottolineato come il tema, da qui in avanti, "sarà sempre quello: essere rapidi perché mancano 10 mesi, ma abbiamo ancora un sacco di cose da fare".
Proprio per questo, Diana Bracco ha salutato positivamente l'incontro di ieri tra il Commissario unico Giuseppe Sala e il presidente della agenzia nazionale anticorruzione, Raffaele Cantone, incaricato di monitorare i lavori legati a Expo. Durante l'incontro di ieri, ha sottolineato Bracco "ho visto che è emersa la volontà di collaborare partendo dalle procedure. Se il magistrato Cantone riesce a darci dei processi -ha aggiunto- questo ci facilita molto perché così possiamo andare avanti abbastanza rapidamente".
Quanto al Padiglione Italia "sta procedendo secondo il cronoprogramma -ha spiegato Bracco- e alla fine di settembre avremo completato le strutture esterne e quello che serve per appoggiare la copertura. Stiamo andando avanti, quindi, secondo quanto avevamo previsto e a fine anno sarà eretto il palazzo e dovremo quindi pensare agli allestimenti, che sono una delle cose che discuteremo con il commissario Cantone. Andremo a gara -ha spiegato- e speriamo di avere tempi veloci e una buona risposta. Io sono ottimista -ha insistito Diana Bacco tornando a riferirsi alla realizzazione di tutto l'Expo- ma vorrei che però tutti, non solo io, si rendessero conto che mancano 10 mesi".
Noi dobbiamo aprire l'Expo -ha proseguito- e quindi dobbiamo procedere con l'organizzazione dell'evento, la logistica, i servizi e tante altre cose. Stiamo anche andando avanti sui contenuti perché anche qui c'è un grosso lavoro da fare sia come Expo spa sia come Padiglione Italia che come Padiglione Ue. Un padiglione, quest'ultimo, che sta lavorando sugli eventi con noi. L'Ue -ha ricordato- presenterà il suo padiglione, che è proprio di fronte al quello italiano, lunedì prossimo".
Diana Bracco ha poi sottolineato come tra il paesi che saranno protagonisti dell'Expo non sembra esserci preoccupazione per il tempo che manca all'inaugurazione "anzi -ha osservato- molti mi hanno detto che in altre Expo i lavori per la realizzazione dei padiglioni sono partiti solo cinque mesi prima del via ufficiale".
