Lo ha affermato il commissario del Padiglione Italia e presidente della società Expo, Diana Bracco, alla conferenza stampa in Rai su Expo 2015, a cui hanno partecipato anche il ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina, il commissario Unico di Expo 2015 Giuseppe Sala, il dg della Rai Luigi Gubitosi e il sindaco di Firenze Dario Nardella
Il Padiglione Italia "frutto del lavoro corale, molto approfondito, fatto su tutti i territori, in un anno di seminari che ha coinvolto tutto il sistema Paese, sarà la sintesi poetica della nostra presenza e delle nostre potenze". Lo ha affermato il commissario del Padiglione Italia e presidente della società Expo, Diana Bracco, alla conferenza stampa in Rai su Expo 2015, a cui hanno partecipato anche il ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina, il commissario Unico di Expo 2015 Giuseppe Sala, il dg della Rai Luigi Gubitosi e il sindaco di Firenze Dario Nardella.
Potenze italiane che Bracco ha riassunto nel "saper fare, inteso in senso ampio, nella bellezza, nei giovani, (guardando al futuro), e infine nella potenza del limite, da intendersi come la capacità degli italiani a superare gli ostacoli".
Il Padiglione Italia "sarà la 'porta d’ingresso' del Paese, valorizzerà le nostre eccellenze puntando a far crescere il nostro export e a rilanciare il turismo come fatto strutturale. Sono convinta infatti - ha proseguito Bracco - che dopo aver 'assaggiato' le bellezze culturali, paesaggistiche e artistiche italiane all’Expo i milioni di visitatori attesi saranno invogliati a intraprendere un vero Grand Tour in tutto il Paese".
Il commissario di Padiglione Italia ha quindi delineato la fisionomia delle iniziative italiane in Expo. "Il Cardo assumerà i tratti di una grande via italiana, multiterritoriale e multiprodotto con piazzette, - ha detto - uno spazio d’incontro e di scambio, un’area a rotazione che ospiterà tutte le regioni italiane e tanti eventi dell’Anci, del Cnr, delle scuole coordinate dal Ministero dell’Istruzione, oltre ad alcuni spazi tematici realizzati dai nostri grandi partner. Dalla suggestiva area del Ministero delle Politiche Agricole, che racconterà la storia della vite e i territori del vino, allo spazio di Coldiretti, che illustrerà il ruolo del paesaggio collettivo e il prodotto agricolo italiano dal campo alla tavola; da quello della Copagri a quello di Confagricoltura, fino alla mostra di Confindustria, che avvalendosi del Museo della Scienza e della Tecnologia di Milano affronterà la sfida della sicurezza alimentare e del cibo industriale sostenibile".
Ma Diana Bracco non ha tralasciato di raccontare altri momenti salienti dell'Esposizione come "la bellissima mostra sul pane e sul grano dell’Unione Europea che ospitiamo di fronte Palazzo Italia e gli spazi dedicati alle nostre tipicità gastronomiche: il caffè, l’olio, l’acqua, la birra, la pasta e la pizza".
"Il nostro lavoro, che avremo l’onore di presentare più in dettaglio al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella il 28 marzo a Firenze, - ha aggiunto - sarà arricchito ulteriormente da ciò che troverà spazio nella Cascina Triulza, cioè nel Padiglione che per la prima volta nella storia delle Expo è stato attribuito al Terzo Settore".
