''Niente di grave''. Christian Horner, team principal della Red Bull, minimizza i problemi emersi nella prima uscita stagionale a Jerez ed esclude errori di progettazione. Il team angloaustriaco è stato costretto a interrompere in anticipo i test pre-season di fine gennaio. La nuova monoposto RB10 ha completato solo 21 giri nella quattro giorni di collaudi sul circuito spagnolo. La Mercedes, il team più affidabile secondo i dati emersi nei primi test, è andata oltre i 300 giri.
La falsa partenza della Red Bull è almeno in parte imputabile ai problemi di surriscaldamento. E mentre nel paddock cominciano a circolare perplessità sull'affidabilità della nuova macchina, in casa Red Bull la fiducia nei confronti del progettista Adrian Newey resta immutata. ''Ci sono delle cose che abbiamo bisogno di riordinare, ma non è niente di grave. E ovviamente anche la Renault ha avuto i suoi problemi che sta analizzando. Ma queste macchine sono così complicate che anche i piccoli problemi possono causare grandi fallimenti'', ha evidenziato Chris Horner, team principal della Red Bull, all'emittente britannica Sky Sports.
Il circus riaccenderà i motori il 19 febbraio in occasione dei test in programma in Bahrain. Horner non fornisce alcuna indicazione sulle modifiche che il team sta apportando alla monoposto in vista dell'appuntamento. ''Ovviamente c'è un bel po' da fare ma c'è ancora tempo prima della gara d'esordio'', dice Horner alludendo al gran premio d'Australia in programma il 16 marzo. ''I test in Bahrain della prossima settimana sono un esame importante e sia noi sia la Renault stiamo lavorando molto duramente -dice ancora-. Non vogliamo vivere un'altra situazione come quella di Jerez ma i test servono proprio a questo, per risolvere i problemi affinché non si verifichino nel corso delle gare''.
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