cerca CERCA
Giovedì 25 Aprile 2024
Aggiornato: 02:17
10 ultim'ora BREAKING NEWS

Corona: difensore, soffre di depressione e di seri problemi psichiatrici

22 gennaio 2015 | 10.51
LETTURA: 5 minuti

Il sostituto procuratore generale di Milano, Giulio Benedetti, ha dato parere contrario alla richiesta di scarcerazione avanzata dai legali del fotografo, il legale: "Corona si appellerà al nuovo presidente della Repubblica".

Corona: difensore, soffre di depressione e di seri problemi psichiatrici

Il sostituto procuratore generale di Milano, Giulio Benedetti, ha dato parere contrario alla richiesta di scarcerazione avanzata dai legali del fotografo. Ad annunciarlo, il legale di Fabrizio Corona, Ivano Chiesa, uscendo dall'udienza tenutasi questa mattina al tribunale di sorveglianza di Milano.

"Il magistrato di sorveglianza - spiega Chiesa - ha fatto una relazione completa, attenta e precisa". Il tribunale "è stato assolutamente attento e ha dimostrato un atteggiamento di massima disponibilità". Corona, che era in aula, "è stato molto bravo e ha tenuto un comportamento irreprensibile", assicura il legale che, malgrado il parere contrario, "che comunque mi aspettavo", si dice "contento di come sia andata, perché abbiamo potuto esporre le nostre ragioni".

Chiesa sottolinea poi che il tribunale si è riservato perché "in questi casi avviene sempre così: hanno il dovere di verificare, controllare e analizzare tutte le carte". Quanto alla decisione, "non vi so dire con precisione quando, ma ragionevolmente arriverà nell'arco di sette, dieci giorni".

La prossima tappa, avverte Chiesa, "sarà probabilmente la revisione", ma prima "sicuramente presenteremo la domanda di grazia al nuovo presidente della Repubblica, sperando che ci dia una mano, perché alla fine si tratta di uno 'sconto' di due anni e mezzo".

Cosa che, spiega, "aprirebbe tutte le possibilità di detenzione alternativa", al momento precluse perché il reato di estorsione aggravata, attribuito per via delle foto con le quali Corona ha ricattato David Trezeguet, non consente la concessione di misure alternative al carcere.

Si tratterebbe, ribadisce Chiesa, di "un gesto di clemenza che permetterebbe a Corona di diventare un detenuto normale, con la possibilità di presentare le istanze che fanno tutti i detenuti". A quel punto, "il tribunale potrà decidere. Se Corona verrà ritenuto un soggetto pericoloso, gli si dirà di no. Altrimenti gli diranno di si e il problema si risolverebbe da sé".

Non una cosa semplice, sottolinea l'avvocato, ma "in questa situazione non c'è nulla di semplice. C'è un bravo ragazzo che avrà commesso delle stupidaggini, ma ha un cumulo di pene come se fosse un pericoloso criminale e questo rende tutto molto complicato".

"Fabrizio Corona è un uomo molto sofferente, sta soffrendo di stati d'ansia, attacchi di panico, depressione e problemi seri dal punto di vista psicologico e psichiatrico". Aveva detto questa mattina Chiesa, arrivando al tribunale di sorveglianza di Milano dove, insieme alla collega Antonella Calcaterra, ha presentato la richiesta di detenzione ai domiciliari per l'ex fotografo, che deve scontare un cumulo pene di 6 anni e otto mesi.

In particolare, era stata chiesta la possibilità di continuare il regime detentivo in una comunità, probabilmente quella di Don Mazzi, che recentemente si era detto disponibile ad accoglierlo.

L'istanza, sulla quale la giudice Beatrice Crosti doveva pronunciarsi, indicava ragioni di salute basate su una perizia psichiatrica che lo descrive come una personalità narcisistica e border line che lo porta ad avere stati depressivi, ulteriormente amplificati dopo i due anni trascorsi in cella. Fuori dal tribunale, la madre Gabriella, riferendosi al figlio ha detto: "ha avuto un cumulo pene eccessivo, va tutelata la sua salute".

''Qui chi perde è la giustizia e non Corona''. Così don Antonio Mazzi commenta all'Adnkronos il parere negativo espresso oggi dal sostituto procuratore generale di Milano Giulio Benedetti alla scarcerazione di Fabrizio Corona.

Secondo don Mazzi ''è il metodo che è sbagliato perché non si può tenere in carcere una persona per tanti anni, lo stesso tempo di Erica che ha ammazzato la madre e il fratellino''. Don Mazzi che aveva chiesto che Corona fosse affidato alla sua comunità ha poi ricordato che ''da me sono passati in tanti, ho avuto anche tre terroristi in carcere per gravi reati e non vedo perché Corona non possa essere affidato alla mia comunità''. Per lui don Mazzi aveva pensato alla sede di Exodus di Gallarate in quanto in quella del Parco Lambro vi è già Lele Mora.

''Non vi è dubbio che Corona abbia fatto delle pirlate e per questo vuole pagare - ha sottolineato don Mazzi - ma chiede soltanto di poter scontare la sua pena fuori dal carcere, lavorando. Mi sembra che in questa vicenda a perdere la faccia sia soprattutto la giustizia''.

Decine di fan hanno affollato, questa mattina, i locali del tribunale di sorveglianza di Milano per assistere all'arrivo di Fabrizio Corona, giunto per prendere parte all'udienza per la richiesta di continuare la propria detenzione ai domiciliari. Molte le manifestazioni di sostegno indirizzate all'ex fotografo dei vip e al suo avvocato Ivano Chiesa, perché "non molli". Segno che, spiega il legale, "Fabrizio è benvoluto".

La presenza dei fan, aggiunge, "è una cosa che, psicologicamente, lo aiuta moltissimo". Del resto, osserva Chiesa, "provate a immaginare di essere voi in carcere con 14 anni di reclusione e ditemi se non vi darebbe sostegno sapere che fuori c'è qualche centinaio di migliaia di persone che pensano che siate ingiustamente detenuti". Credo, sottolinea, "che farebbe piacere a tutti. Lui è un essere umano fatto di carne e ossa, è ovvio che questa è una delle cose che gli dà la spinta".

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL



threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram
ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza