“Noi siamo una piattaforma, non editori. Siamo arrivati qui per parlare di fake news e di quello che si può fare su questo tema. Quando ci troviamo di fronte a queste notizie false dobbiamo dire che non è un fenomeno nuovo visto che le notizie false sono sempre esistite, esistono da secoli. L’unica arma contro di esse è l’educazione e il senso dell’istruzione e rendere le persone in grado di essere padrone del contenuto che scrivono”. Lo ha detto Delphine Reyre, responsabile public policy Europa di Facebook, intervenendo a Barletta a Digithon, la maratona delle idee digitali in corso in Puglia.
“Noi abbiamo fatto un partenariato con un’iniziativa della presidente della Camera Boldrini e il ministro dell’Istruzione proprio per fare questo e cioè educare nella gestione di queste nozioni. In genere quello che non possiamo fare è ergerci a giudici. Lavoriamo con organizzazioni che fanno verifiche, ricerche per dare diverse prospettive e punti di vista su un dato fatto. Non possiamo ergerci a giudici, se questo è vero o non è vero, se una cosa è illegale naturalmente verrà rimossa”.
Delphine Reyre ha concluso: “Noi non siamo editori oggi, siamo una piattaforma in cui gli utenti possono postare dei contenuti. Quando ci viene riportato il contenuto noi abbiamo delle regole nella nostra comunità che definiscono ciò che può restare sulla piattaforma e quello che non può rimanere. Queste - ha concluso - sono le nostre regole e questo il nostro modo di moderare i contenuti della nostra piattaforma”.
