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Fake news sugli animali, le smentisce 'Bufale Bestiali'

28 marzo 2021 | 17.05
LETTURA: 4 minuti

Esce nelle librerie il secondo libro del biologo Graziano Ciocca: "Gli elefanti hanno paura dei topi? No, no e poi no"

Fake news sugli animali, le smentisce 'Bufale Bestiali'

Gli elefanti non hanno paura dei topi, le zanzare non sono attirate dalla luce, E meno che mai i lupi ululano alla Luna. "Grossi errori, sbagliatissimo. C'è una frottola per ogni animale" scandisce all'Adnkronos il biologo Graziano Ciocca che ha indagato sulle fake news legate al mondo animale portando in questi giorni nelle librerie "Bufale Bestiali" (Ed. DeAgostini), la sua seconda fatica scientifico-letteraria dopo "I tori odiano il rosso" che gli ha fatto conquistare il Premio Nazionale Divulgazione Scientifica under 35.

Ecologo, entomologo per passione, con "Bufale Bestiali" Ciocca vuole smentire ancora una volta "le false credenze sugli animali". Illustrato dal colorista, scrittore e disegnatore di fumetti Lorenzo De Felici, il nuovo libro di Graziano è dedicato ai ragazzi. "Spesso siamo attratti dalla curiosità sull'animale e magari ci dimentichiamo della meraviglia della fauna e della flora che abbiamo intorno al noi" spiega il biologo.

"Tutti sanno la leggenda che lo struzzo si va infilare con la testa sotto la sabbia quando ha paura ma molti ignorano che 'papà struzzo è super premuroso o che la femmina - quella che cova le uova di tutte le altre - quando arriva un predatore sa riconoscere le proprie e offre in pasto quella di un'altra compagna" racconta Ciocca, divulgatore scientifico e presidente dell'associazione G.Eco per la diffusione della cultura scientifica. "Spero con questo libro di suscitare curiosità e interesse verso la natura per stimolare un senso di salvaguardia del nostro ambiente, un senso ecologico più profondo" sottolinea l'autore.

Ecco perché le zanzare non sono attratte dalla luce

E nella lista delle 'menzogne più menzogne di tutte', Graziano Ciocca mette in testa la credenza che 'le zanzare sono attratte dalla luce'. "E' la fake news più sentita ed é quella che ci riguarda più da vicino visto che le zanzare le abbiamo tutti in casa" avverte. "La zanzara é uno degli animali più letali per l'uomo perché vettore di malattie gravi, è quello su cui sono state fatte più ricerche per eliminare il più possibile gli effetti sulla salute di questi insetti". "Le zanzare non sono attratte dalla luce ma -chiarisce il biologo- dall'odore che noi emettiamo e dall'anidride carbonica che immettiamo nell'aria con il nostro respiro, l'odore del nostro sebo e dalla comunità microbica che vive sulla nostra pelle".

Le zanzare in generale che sono notturne, e anche la zanzara tigre, continua Ciocca, "hanno un olfatto molto sviluppato e le trappole luminose non solo non servono a nulla, ma sono dannose per l'ecosistema perché uccidono tutti gli altri insetti che veramente sono attratti dalla luce". "Molti insetti -spiega ancora- utilizzano come sistema di navigazione notturno la triangolazione con le stelle e con la Luna. Essendoci un corpo celeste molto distanze, luminoso, se un insetto come una falena, ad esempio, mantiene l'angolo costante con la Luna, allora andrà sempre dritto, visto che il nostro satellite naturale si trova a 380mila chilometri di distanza da noi".

"Se però l'insetto scambia un lampione per la Luna, allora farà una spirale intorno al lampione e alcuni insetti sono erroneamente attratti dalla luce artificiale perché la scambiano per quella della Luna e la inseguono per mantenere la loro traiettoria di viaggio. Quindi è vero che molti insetti sono attratti dalla luce ma non sono le zanzare che non si orientano con luce ma si affidano alle loro antenne, al loro olfatto". E in piena epoca pandemica, che a sua volta ha messo in evidenza tante false credenze sulla scienza e sui vaccini, Graziano Ciocca taglia corto: "Tutto ciò che è controverso genera polarizzazione, cioè si rischia di andare incontro a gruppi opposti che la pensano in maniera differente e su questo bisogna agire".

La paura dei vaccini? Le persone estremizzano, dobbiamo comunicare in maniera più pop

Il biologo riferisce che "alcuni ricercatori della Sapienza esperti di data science insegnano che all'interno di uno stesso gruppo le persone estremizzano sempre più le credenze. In particolare, i social network alimentano questa innata predisposizione del nostro cervello: noi siamo fatti per cercare il consenso dei nostri simili ed escludiamo sempre di più chi la pensa diversamente".

Dunque, se vogliamo che arrivi e si diffonda una informazione corretta, "l'obiettivo è 'non cercare di dimostrare il contrario' - saremmo identificati subito come i nemici - ma 'cercare di intercettare chi non ha un'opinione in merito'. Insomma, bisogna parlare a questo gruppo 'grigio' e cercare di fornire a queste persone un'informazione corretta usando anche un linguaggio pop, accattivante, facilmente comprensibile ma con contenuti rigorosi". "Bisogna insomma ridurre questa polarizzazione" aggiunge il biologo. "La fiducia non si compra ed in un giorno non si rivolono i dubbi sui vaccini, bisogna agire su una corretta divulgazione scientifica ed i fatti di questi ultimi giorni sono lampanti".

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