"Ho mandato un messaggio a Trump, gli ho scritto: 'Donald, ho una bellissima notizia. Guarda quanto abbiamo sporcato il Pianeta, pulirlo sarà un enorme business'". Così Oscar Farinetti, creatore e fondatore di Eataly, intervenuto in occasione del convegno organizzato a Bologna da Hera 'Creatività e innovazione. La via italiana verso un'economia circolare'.
Per Farinetti non ci sono dubbi: il primo passo da fare è convincere chi consuma a consumare prodotti sostenibili. "Dobbiamo fare passare il messaggio che essere sostenibili è figo, anzi, Fico - sorride, citando la sua nuova creatura pronta ad aprire i battenti proprio a Bologna il prossimo 4 ottobre - Tutti dobbiamo pensare che chi fa la differenziata cucca di più. A quel punto ce l'avremo fatta, perché è la domanda che comanda i mercati".
Il patron di Eataly sottolinea come l'economia circolare sia un business colossale per il quale l'Italia ha una marcia in più. E porta l'esempio di 4 suoi Eataly - Torino, Genova, Milano e Roma - che già sono a produzione zero di rifiuti.
D'accordo sul ruolo fondamentale giocato dall'Italia in questa partita anche Catia Bastioli, amministratore delegato di Novamont: "Per il trattamento del rifiuto organico il nostro Paese è un passo avanti: porta 1,7 miliardi di fatturato e 9mila posti di lavoro. Siamo in grado di esportare non prodotti, ma sistemi. La sfida? Utilizzare i mezzi tecnici con saggezza".