Il patron di Eataly commenta il rapporto di Transparency International: "Dobbiamo tornare a essere di buon esempio"
La corruzione esiste ma occorre reagire. E' il monito che arriva dall'imprenditore Oscar Farinetti, patron di Eataly. "Siamo corrotti ma non in maniera così devastante. Passiamo il 90% del tempo a piangerci addosso ma bisogna reagire diversamente" afferma all'Adnkronos Farinetti commentando il rapporto di Transparency International condotto su 174 Paesi, da cui emerge che l'Italia è il paese più corrotto d'Europa insieme a Romania, Grecia e Bulgaria.
"Dedichiamo tempo alle soluzioni e guardiamo al bello - suggerisce Farinetti- facciamo indagini su quanto di bello ha l'Italia a cominciare dai cibi di qualità, dalle manifatture di precisione, alla moda".
"Dobbiamo smetterla e cominciare a cambiare noi - si sfoga Farinetti - ci vuole senso civico". "Il popolo italiano intanto, - continua l'imprenditore - è il più credulone al mondo, noi crediamo a tutte le indagini. E poi critichiamo i politici, ma loro sono come noi che parcheggiamo le auto in doppia fila, che siamo pronti a non pagare le multe. Siamo piccoli, invidiosi, iracondi e abbiamo dei media scadenti". "Dobbiamo tornare a essere di buon esempio. Sono molto contento - conclude - quando mettono dentro un ladro, man mano che li beccano alla fine finiranno...e poi bisogna cambiare le persone nei posti chiave. Ma dobbiamo cambiare anche noi".