Roma, 24 apr. (Adnkronos Salute) - "Le grandi fusioni e acquisizioni a volte possono funzionare, ma spesso hanno un effetto molto dirompente". Così il Ceo di AstraZeneca Pascal Soriot, dopo i rumors sull'offerta da 101 miliardi di dollari che Pfizer avrebbe in preparazione per acquisire la seconda azienda farmaceutica inglese. Soriot non ha commentato direttamente l'offerta, ricorda il 'Guardian', ma ha invece lodato l'accordo multimiliardario svelato nei giorni scorsi da GlaxoSmithKline e Novartis. Vantaggioso "per entrambe le aziende", ha evidenziato, aggiungendo che "certamente è il genere di cosa che anche noi stiamo considerando".
Gli analisti di Citigroup dicono che l'offerta Pfizer è "altamente probabile", anche a causa di una sottovalutazione della pipeline di immunoterapia anticancro di AstraZeneca. La società anglo-svedese potrebbe però cercare una fusione tra 'eguali' come difesa: con la statunitense Amgen (con cui ha una collaborazione di R&D) o con AbbVie. Sotto la guida di Soriot, AstraZeneca si sta concentrando su tre aree: cancro; malattie respiratorie e infiammatorie; malattie cardiovascolari e diabete. L'azienda è alla ricerca di partnership e collaborazioni in altri settori (antibiotici e neuroscienze, ad esempio per un trattamento sperimentale per l'Alzheimer), perché "non possiamo fare tutto da soli. Ci sono una varietà di opzioni aperte che stiamo studiando in questo momento", ha assicurato il Ceo.