
(Adnkronos Salute) - Le aziende complessivamente investono 600 milioni ogni anno in produzione e ricerca (più del 10% del totale dell'industria nella Regione) distribuendo sul territorio insieme con l'indotto oltre 1 miliardo di spese per il personale, che si trasformano in consumi delle famiglie. Rispetto alla media manifatturiera, investimenti e valore aggiunto per addetto raggiungono poi livelli più che doppi.
Il Lazio rappresenta un esempio virtuoso anche nella ricerca. I traguardi raggiunti sono frutto di un network pubblico-privato necessario per offrire cure sempre più efficaci e rimanere competitivi a livello internazionale nello studio di nuovi medicinali. Network orientato oggi soprattutto verso i farmaci biotech, che costituiscono la parte più significativa delle terapie innovative e in sviluppo. E anche nelle biotecnologie il Lazio eccelle. E' al secondo posto, dopo la Lombardia, per numero di imprese (20). E non solo: è la seconda regione per presenza industriale nell'ambito dei medicinali biotech, rappresentando il 20% del fatturato e dell'attività di R&S (oltre 200 milioni).
Senza dimenticare le produzioni conto terzi, che in Italia raggiungono 1.200 milioni di euro. Anche queste testimoniano la qualità dell'attività industriale e delle risorse umane presenti sul territorio, che ha permesso a diversi impianti industriali, pure nel Lazio, di continuare ad essere operativi, dopo le trasformazioni imposte da cambiamenti societari avvenuti a livello internazionale.