Milano, 23 mag. (Adnkronos Salute) - "Sono convinto che il governo Renzi abbia una ricetta per la sostenibilità e penso che il settore farmaceutico possa dare un supporto". Lo dichiara Massimo Scaccabarozzi, oggi a Milano a margine dell'inaugurazione della nuova sede italiana di Celgene. "L'era dei tagli" alla farmaceutica "per mantenere la sostenibilità penso debba essere finita - dice - Noi dobbiamo tornare a crescere e per crescere si deve produrre Pil, si deve portare impiego. Un governo che ha tra i suoi obiettivi un Job Act ha le idee chiare. Noi siamo pronti a fare la nostra parte. E se la politica dei tagli indiscriminati, o troppo discriminanti per noi, finirà come sembra in questo momento, mi sento di dire che le promesse fatte al premier Renzi" nei giorni scorsi "le possiamo mantenere. A queste condizioni, saremmo in grado di garantire investimenti per 1 miliardo e mezzo di euro. Ce li avremmo già in tasca. Esempi di aziende che investono come Celgene ne abbiamo tanti".
"Se chi ci amministra capisse che la sostenibilità è un investimento che si autofinanzia - prosegue - faremmo un passo avanti. Noi produciamo occupazione con 180 fabbriche ed esportiamo il 70% di quello che produciamo, valiamo Pil e anche il finanziamento del Ssn dipende dal Pil. Io sono ottimista - aggiunge - e vorrei andare anche oltre quello che abbiamo promesso, ma mi piace parlare di fatti. L'industria farmaceutica in Italia ha il potenziale per fare anche molto di più e mi sembra che in questo momento ci sia la consapevolezza".
La richiesta, spiega il numero uno delle imprese del farmaco, "non è di salvare la farmaceutica, ma di non distruggerla. Abbiamo un Servizio sanitario nazionale che molti ci invidiano. Ma parole come regionalizzazione, sostenibilità ed economia hanno preso il sopravvento. Quando il ministro Lorenzin dichiara che ci sono ancora degli sprechi, probabilmente lo fa a ragione. Sarà importante andare a tagliare laddove ci sono questi sprechi e reinvestire, perché no, in modo diverso dove ci sono risorse da portare in casa per i malati del nostro Paese. Sono ottimista perché ho visto nei giovani che avanzano a livello politico questa determinazione. Noi ci mettiamo in gioco e diamo la disponibilità a fare la nostra parte, con regole certe e un patto di stabilità".
