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Farmaceutica: scienziati Gb, garanzie Pfizer vaghe e insufficienti

13 maggio 2014 | 10.26
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Roma, 13 mag. (Adnkronos Salute) - Le rassicurazioni di Pfizer, che ieri ha messo nero su bianco l'intenzione di salvaguardare i posti di lavoro e i laboratori di ricerca AstraZeneca in Gran Bretagna in caso di fusione, non convincono gli scienziati della Royal Society. Il presidente Sir Paul Nurse ha scritto ai Commons Business and Science Select Committees - i due comitati che ascolteranno in questi giorni il capo di Pfizer, Ian Read - una missiva di fuoco, anticipata dalla Bbc online. Secondo il documento le garanzie del colosso del farmaco Usa sarebbero vaghe e insufficienti.

Read apparirà oggi davanti al Business Committee e domani davanti allo Science Committee, per illustrare i vantaggi dell'operazione per il sistema britannico. Ma nella sua lettera ai comitati il vincitore del Nobel Paul Nurse critica le garanzie portate da Pfizer, colpevole tra l'altro di una programmazione inappropriata. Secondo lo scienziato occorrerebbe un impegno almeno decennale, piuttosto che quinquennale, sulla ricerca. E questo perché la scienza richiede investimenti "nel lungo termine". Anche secondo John Tooke, presidente dell'Academy of Medical Science, restano motivi di preoccupazione. In questo caso il timore è che il colosso Usa non possa mantenere le promesse a causa delle pressioni del mercato. Perplessità cui Pfizer ha replicato: "Questi impegni rappresentano significativi investimenti in economia, forza lavoro qualificata e conoscenza scientifica di base del Regno Unito. Con il nostro impegno per promuovere la ricerca e lo sviluppo nel Regno Unito, leghiamo le parole ai fatti. E noi manterremo la nostra parola". Si tratta inoltre, ha ribadito l'azienda, di impegni "legalmente vincolanti".

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