Londra, 10 apr. (Dall'inviata dell'Adnkronos Salute Lucia Scopelliti) - Il prezzo di sofosbuvir, il nuovo super farmaco contro l'epatite C targato Gilead Sciences "non é sostenibile per la maggior parte dei sistemi sanitari, anche nei Paesi europei più̀ ricchi". "Crediamo che se Gilead riducesse drasticamente il prezzo, il volume delle vendite aumenterebbe così̀ tanto da compensare la riduzione di prezzo, mantenendo un profitto significativo". L'European Aids Treatment Group (Eatg), network di attivisti che si battono per gli interessi delle persone con Hiv, scende in campo al fianco dei pazienti con epatite C, in vista della diffusione nel Vecchio Continente della nuova cura che promette risposte fino al 100% contro l'infezione.
E lancia un appello in occasione dell'International Liver Congress 2014, il 49esimo meeting dell'European Association for the Study of the Liver in corso a Londra: "Chiediamo che l'azienda si impegni ad attuare un iniziale programma di accesso allargato nei Paesi in cui il farmaco è stato approvato ma non é̀ disponibile per i pazienti perchè il sistema sanitario non può̀ permettersi di rimborsare il prezzo elevato imposto. E chiediamo che Gilead sostenga in maniera inequivocabile un ampio programma di uso compassionevole per pazienti in gravi condizioni che non possono attendere più a lungo l’inizio del trattamento, in Paesi in cui non é̀ stata ancora approvata la commercializzazione di farmaci efficaci e sicuri come sofosbuvir". (segue)
