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Farmaci, Bracco: "Avviato tavolo tecnico per Ema a Milano"

09 settembre 2016 | 18.59
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Immagine di repertorio (Fotogramma)
Immagine di repertorio (Fotogramma)

"In seguito alla sottoscrizione del documento 'Post Brexit, le opportunità per Milano, la Lombardia e l’Italia' abbiamo subito avviato un'azione di sensibilizzazione di tutte le associazioni imprenditoriali milanesi e nazionali e di tutte le categorie rappresentate in Camera di commercio di Milano". Lo afferma Diana Bracco, presente a Milano al tavolo post Brexit in rappresentanza delle associazioni industriali e di tutte le categorie che compongono la Camera di Commercio.

"Abbiamo creato un tavolo tecnico composto dagli esperti del mondo associativo e produttivo e dalle persone che avevano lavorato ai dossier di candidatura per l’Efsa a Parma e per Expo Milano 2015. L’Agenzia europea per i medicinali, localizzandosi a Milano, potrebbe inoltre usufruire dei ricercatori e delle qualificate risorse umane delle Università e degli Ircss (Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico) milanesi e lombardi, e, in prospettiva, dell’apporto delle intere facoltà scientifiche dell’Università statale di Milano, che saranno trasferite proprio nell’Area Expo".

"Le imprese credono nella candidatura di Milano a sede di Ema" ha detto Diana Bracco. "Stiamo lavorando con comunanza di intenti a questo obiettivo ambizioso che è a portata di mano. Il settore farmaceutico, che rappresenta più del 10% del Pil nazionale, è strategico e non può essere trascurato. L'agenzia - spiega - entrerebbe in sinergia con Human Technopole, nuova grande struttura di ricerca tra le più avanzate d'Europa e del mondo, facendo diventare Milano il punto di riferimento europeo per le biotecnologie e per le scienze della vita". "A Parma - continua Bracco - è già localizzata l'Autorità per la sicurezza alimentare, e la vicinanza con Milano potrebbe facilitare il coordinamento di due settori che ad esempio negli Stati Uniti, in Cina e in India sono coperti da un unico ente regolatorio. In Italia potrebbe nascere finalmente una 'FDA europea', cioè il polo europeo dedicato alla tutela della sicurezza alimentare, farmaceutica e delle biotecnologie".

La candidatura - Milano si candida così a ospitare la futura sede dell'Ema, l'Agenzia europea del farmaco. Ad annunciarlo il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, al termine del cosiddetto 'tavolo post Brexit'. Alla riunione hanno preso parte il ministro dell'Agricoltura Maurizio Martina, il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, il rettore dell'Università degli Studi di Milano, Gianluca Vago, e l'amministratore delegato del gruppo Bracco Diana Bracco. "Istituzione di una 'free tax area' - spiega Maroni - una zona a burocrazia zero sul sito Expo, e la richiesta di portare a Milano tre agenzie Ue: quella per il farmaco, quella bancaria e la sezione della Corte di prima istanza del tribunale unificato dei brevetti. Oggi abbiamo deciso di partire subito con l'Ema, affidando al governo la trattativa, previa predisposizione di un dossier di candidatura che verrà elaborato con il contributo di tutte le istituzioni". I tempi che serviranno a ottenere un eventuale spostamento di sede dell'Ema non sono noti. "Il processo sarà lungo - dice Sala durante la conferenza organizzata per l'annuncio - ma se riusciremo a partire rapidamente con i lavori penso che le probabilità di riuscita siano buone". Presente all'incontro, in rappresentanza del governo, il ministro dell'Agricoltura, Maurizio Martina. "Confermo - afferma il ministro - l'assoluto impegno e interesse del governo a sviluppare le potenzialità di Milano e della Lombardia nello scenario europeo e internazionale. Dobbiamo fare un grande gioco di squadra per dimostrare che Milano è a tutti gli effetti una città che può contribuire al futuro del modello di sviluppo non solo italiano ma anche europeo". Anche il mondo delle università e quello delle imprese, rappresentati per l'occasione da Gianluca Vago, rettore dell'Università degli Studi di Milano, e da Diana Bracco, amministratore delegato del gruppo Bracco, hanno confermato il proprio interesse e la propria disponibilità ad elaborare il dossier di candidatura che verrà preparato.

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