Roma, 22 apr. (Adnkronos Salute) - Sul grande schermo fanno di tutto per vendere più farmaci possibile, nella realtà si curano con l'omeopatia. E' la 'confessione' del cast del 'Venditore di medicine', il film sui meccanismi d'azione di Big Pharma, in uscita il 29 aprile. Diretto da Antonio Morabito, è interpretato da Claudio Santamaria, Isabella Ferrari, Evita Ciri e Marco Travaglio, che lo hanno presentato oggi a Roma.
"Utilizzo l'omeopatia - racconta Claudio Santamaria, che nel film è Bruno, informatore farmaceutico con pochi scrupoli di un'azienda in un momento economico difficile - da quando avevo 20 anni. E anche da piccolo ho sempre nutrito una certa diffidenza nei confronti dei farmaci. Certo non bisogna condannare tutti i medicinali, alcuni sono importanti, hanno salvato tante vite. E, come si dice a Roma, 'quando ce vo, ce vo': se servono davvero, vanno presi. Quello che è da condannare è l'abuso e ancor di più la prescrizione non necessaria, fatta per guadagnarci. La salute - sottolinea - è un argomento serio, chi specula su questo non ha perdono".
"Mi curo anch'io con l'omeopatia da tantissimi anni - afferma Isabella Ferrari, che nel film recita la parte di una cattivissima capoarea dell'azienda farmaceutica Zafer - Ho un'istintiva paura verso i farmaci". Sarà un caso, ma anche Evita Ciri - che nel 'Venditore di medicine' è la moglie di Santamaria - utilizza solo prodotti omeopatici. L'unica voce fuori dal coro è Marco Travaglio, sul grande schermo oncologo incorruttibile, che dice: "Non importerà a nessuno, ma non credo nell'omeopatia".