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Farmaci: Cipomo, con biosimilari risparmi 20%, ma servono studi piu' precisi

16 maggio 2014 | 16.21
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Roma, 16 mag. (Adnkronos Salute) - I farmaci biosimilari, in una prospettiva di razionamento delle risorse, rappresentano un'opportunità per arginare il problema della sostenibilità del costo dei farmaci antitumorali con un risparmio stimabile intorno al 20%. L'Agenzia italiana del farmaco ha deciso di non includere i biosimilari nelle liste di trasparenza che permettono di sostituire in maniera automatica farmaci tra loro equivalenti, lasciando la decisione finale al medico prescrittore. "Credo sia corretto, ma quanto l'oncologo sarà effettivamente libero di scegliere? Se l'ospedale dove esercitiamo la nostra professione dovesse disporre del solo biosimilare non rimangono molte alternative", dichiara Roberto Labianca, Past President del Collegio italiano dei primari medici oncologi ospedalieri (Cipomo)

"I criteri di scelta - dice a margine della sessione del XVIII Congresso nazionale Cipomo dedicata alla complessità decisionale - non sono del tutto chiari. E temo che in un tempo non molto lontano la nostra libertà decisionale potrebbe essere condizionata dalla spinta delle Aziende sanitarie e delle Regioni che inviteranno a utilizzare farmaci dai costi minori. All'interno di questo intricato panorama, non rimane che affidarsi all'importanza del ruolo dell'informazione portata avanti dalle società scientifiche".

"In ambito oncologico resta difficile valutare efficacia e sicurezza dei biosimilari dal momento che esistono tanti tipi di setting in cui un farmaco può essere utilizzato. Non è raro in oncologia che un farmaco efficace in fase metastatica non lo sia in forma audiuvante. Capisco che non si possa facilmente ripetere tutta la filiera degli studi degli originatori, e che questo tentativo possa portare via tempo, risorse e denaro; l'ostacolo da parte del medico all'impiego del biosimilare rimane la non completa convinzione dell'equivalenza tra i due farmaci, per questo servono studi e dati più precisi", conclude Labianca.

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