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Farmaci: da Aifa top-30 medicinali 'gioiello', i piu' cari per Ssn

27 febbraio 2014 | 13.01
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Roma, 27 feb. (Adnkronos Salute) - Da meno di 1 euro a più di 20 mila euro a confezione: il costo dei medicinali usati in Italia varia moltissimo. Basti pensare che i cicli di terapia con i 30 principi attivi a maggior prezzo costano al Ssn una cifra che "oscilla tra un massimo di spesa di oltre 240 milioni di euro all'anno a un minimo di circa 60 milioni di euro all'anno". A stilare la speciale classica dei medicinali 'gioiello' - grazie ai dati provenienti dall'Osservatorio sull'impiego dei medicinali - è l'Agenzia italiana del farmaco (Aifa), che ha prodotto un'elenco dei principi attivi in ordine decrescente di prezzo medio delle diverse confezioni commercializzate in Italia (consultabile sul sito dell'Aifa). E un'altra top-30 che considera il costo dei cicli di terapia.

Nella prima 'top 30' - riferiscono gli esperti - trovate farmaci "importanti sul piano terapeutico, innovativi e per il trattamento di malattie rare, oncologiche ed infettive". E il prezzo più basso supera di poco i 3.000 euro a confezione. "In maggiore dettaglio, all'apice della classifica troviamo il dexrazoxano, un farmaco utilizzato nel trattamento delle complicanze delle terapie antitumorali. Il secondo posto è occupato da treprostinil indicato nel trattamento di diverse condizioni patologiche, tra le quali l'ipertensione arteriosa polmonare, una malattia rara. In terza posizione il canakinumab indicato nel trattamento delle sindromi periodiche associate alla criopirina, anche queste un gruppo di malattie genetiche piuttosto rare, l'artrite idiopatica giovanile sistemica e l'artrite gottosa".

Scorrendo le altre posizioni troviamo l'ibritumomab, anticorpo monoclonale usato nella terapia dei linfomi, la carmustina, usata per trattare diversi tipi di neoplasie, la clofarabina indicato per i pazienti pediatrici affetti da leucemia linfoblastica acuta. Segue quindi un altro farmaco orfano, il miglustat, indicato nel trattamento della malattia di Gaucher di tipo 1 e della sindrome di Niemann-Pick di tipo C. E ancora, indicato nel trattamento di un'altra malattia rara, neurodegenerativa e fortemente invalidante, il tafamidis per il trattamento dell'amiloidosi da transtiretina nei pazienti adulti affetti da polineuropatia sintomatica di stadio. C'è poi il plerixafor, un fattore di stimolazione delle colonie di granulociti per la preparazione al trapianto autologo di cellule staminali. (segue)

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