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Farmaci: diabetologi contro Aifa, no a nuove restrizioni uso incretine

19 febbraio 2014 | 14.23
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Milano, 19 feb. (Adnkronos Salute) - Le società scientifiche della diabetologia bocciano le nuove indicazioni prescrittive dell'Aifa per le terapie basate sulle incretine: secondo l'Associazione medici diabetologi (Amd) e la Società italiana di diabetologia (Sid), "sembrano ispirate solo al criterio del contenimento dei costi, ma non tengono conto dell'enorme spesa generata dalle possibili complicanze provocate dai vecchi farmaci". E l'effetto di queste nuove indicazioni contenute nel documento prodotto dall'Agenzia del farmaco, per gli esperti sarà "un peggioramento della qualità della cura per una parte delle persone con diabete". Il rischio, secondo i diabetologi, è di "esporre molti malati a eventi avversi gravi associati alle terapie alternative". Preoccupazioni che hanno spinto le due società scientifiche a scrivere all'Aifa chiedendo di "rivedere le norme".

La nota di Amd e Sid è stata inviata all'Agenzia del farmaco e pubblicata sui siti delle due società scientifiche. Gli specialisti esprimono "profondo disaccordo in merito ai nuovi piani terapeutici per i farmaci basati sulle incretine". Contrarietà già espressa, fanno presente, in occasione "dell'unico incontro avuto nonostante la ripetuta disponibilità manifestata".

Amd e Sid spiegano di aver individuato nelle indicazioni prescrittive dell'Aifa "una serie di criticità", e le elencano in 12 punti "che risultano in netto contrasto con quanto stabilito dalle linee guida della terapia del diabete di tipo 2 sia italiane sia internazionali. Le restrizioni contenute nei criteri Aifa, motivate con discutibili argomenti scientifici, avranno come ricaduta il peggioramento della qualità di vita per una parte dei pazienti con diabete esponendo altri, che potrebbero beneficiare delle terapie incretiniche, al rischio di eventi avversi con in vecchi antidiabetici orali. L'unica vera motivazione che traspare da norme prescrittive così restrittive - incalzano - è quella economica". (segue)

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