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Farmaci: fibrosi polmonare idiopatica, rara ma non piu' orfana di cure

20 maggio 2014 | 14.22
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Milano, 20 mag. (Adnkronos Salute) - "Fibrosi polmonare idiopatica: malattia rara ma non più orfana di cure". Gli esperti commentano così i nuovi dati che confermano l'efficacia e la sicurezza del pirfenidone, unico farmaco approvato per il trattamento della fibrosi polmonare idiopatica (Ipf) da lieve a moderata, disponibile in Italia da circa un anno. A fronte di una malattia cronica che colpisce nel nostro Paese 6-9 mila persone, con un tasso di sopravvivenza di appena il 20-40% a 5 anni, nello studio 'Ascend' la terapia ha significativamente ridotto la progressione della malattia, e ha ottenuto effetti significativi sulle performance al test del cammino e sul tasso di sopravvivenza libera da progressione della malattia. I risultati sono stati pubblicati sul 'Nejm' e presentati a San Diego alla Conferenza internazionale dell'Ats, l'American Thoracic Society.

Nel trial, di fase clinica III, il trattamento con pirfenidone è stato inoltre associato a una minore mortalità, anche se lo studio non era stato disegnato per questa valutazione e non ha raggiunto una significatività statistica sul parametro. Tuttavia, incrociando i risultati di Ascend con quelli di precedenti studi di fase III ('Capacity'), è emerso che il rischio di mortalità per tutte le cause è stato ridotto del 48% nel gruppo pirfenidone rispetto al gruppo placebo, mentre il rischio di mortalità correlata al trattamento della patologia è stato del 68% inferiore con pirfenidone rispetto a placebo. "Il trattamento con pirfenidone - spiega Talmadge King, direttore Dipartimento di medicina dell'università della California di San Francisco e co-presidente del comitato di coordinamento di Ascend - riduce la progressione della fibrosi polmonare idiopatica, come risulta dalla funzionalità polmonare, dalla tolleranza all'esercizio fisico e dalla sopravvivenza libera da progressione di malattia. Il trattamento è stato associato a effetti collaterali accettabili e pochissimi decessi". (segue)

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