(Adnkronos Salute) - Dalla vicenda che ha coinvolto Roche e Novartis "stiamo imparando che devono esserci più controlli - avverte Garattini - perché se ci sono, i problemi vengono alla luce". Per il farmacologo è fondamentale poter contare su istituzioni che si avvalgano di "persone competenti", e studino provvedimenti a tutela dei pazienti e delle casse del Servizio sanitario nazionale.
Oltre a una revisione del Prontuario farmaceutico nazionale, che secondo Garattini potrebbe 'dimagrire' con risparmi e reinvestimento di risorse, lo scienziato auspica "regole più stringenti per l'accettazione di farmaci con costi elevati che non danno sempre vantaggi aggiuntivi per i pazienti". Infine, "attraverso il Parlamento europeo bisognerebbe fare pressione per rivedere le regole che governano oggi l'iter registrativo dei nuovi farmaci".
Tre i provvedimenti urgenti a detta dello scienziato: "Oltre a dover dimostrare che il prodotto candidato al via libera abbia un valore terapeutico aggiunto rispetto agli altri già sul mercato, sarebbe opportuno poter avere accesso ai dati oggi segreti che permettono l'approvazione di un nuovo farmaco. Terzo, il dossier registrativo non dovrebbe contenere solo materiale fornito dall'industria, ma anche studi di enti di ricerca indipendenti". "Dietro ogni lobby ci sono risorse economiche importanti - conclude il farmacologo - ma insieme è possibile cambiare le cose. La ragionevolezza può vincere, grazie all'ottimismo e al lavoro costante".