(Adnkronos Salute) - "La disponibilità di questi prodotti - ha aggiunto - non equivale automaticamente all'uso improprio e pericoloso: le modalità di abuso sono molto diverse nei vari Paesi con la stessa disponibilità di oppioidi. Occorre andare a indagare le motivazioni che sono alla base dell'abuso di droga: se in Usa i giovani oggi" si 'sballano' utilizzano gli antidolorifici, "che sono prodotti che danno sonnolenza e non certo euforia, un motivo ci sarà e va studiato". Secondo Gerra, il fenomeno dell'abuso di analgesici in Europa e in Italia "non ha attecchito, perché vigono regole migliori per la loro dispensazione".
Gerra ha ricordato infine che "nel mondo ci sono ancora oggi 5,5 milioni di malati di cancro non adeguatamente trattati per il loro dolore, come anche 110 milioni di parti, 1 mln di malati di Hiv/Aids e 800 mila traumi. Si calcola che il consumo annuale globale di morfina sia in media di 61 mg pro capite, però negli Stati Uniti questa media arriva a 749 mg e in Canada a 812, in Paesi come Nigeria scende a 0,04 e in Myanmar a 0,015. Occorre rimuovere le barriere finanziarie, legali, logistiche, culturale e di conoscenza da parte dei medici all'uso di questi farmaci".