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Farmaci: liberi farmacisti, delisting aumenta costi per cittadini e Ssn (2)

22 aprile 2014 | 11.44
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(Adnkronos Salute) - Ancora più assurdo - dice il Movimento - è il caso dell'N-Acetilcisteina 600mg, un fluidificante del catarro utilizzato nelle affezioni respiratorie. In alcune specialità con rigoroso obbligo di ricetta, se inserito in altri prodotti associati con altre sostanze naturali, addirittura registrato come integratore alimentare pur avendo sempre 600mg di N-Acetilcisteina. Tutte queste anomalie costano sia al cittadino perché non c'è vera concorrenza nei prezzi e costano al Ssn perché alcuni farmaci a basso costo potrebbero essere acquistati direttamente. Uno studio dello scorso anno del Cergas Bocconi ha ipotizzato un risparmio per il Ssn di 774 milioni di euro in valore (prezzo al pubblico) se venisse operata una seria politica di switch dei farmaci.

Il Movimento nazionale liberi farmacisti e la Confederazione unitaria delle libere parafarmacie italiane chiedono al ministero della Salute e al Governo di adottare i seguenti provvedimenti: Cancellare l'automatismo per cui quando un farmaco cambia regime di dispensazione viene automaticamente escluso dal rimborso del Ssn; stabilire che sia l'Aifa e non le ditte produttrici a decidere se in base a un dato principio attivo con una determinato dosaggio e forma farmaceutica, quel medicinale debba essere ceduto con o senza obbligo di prescrizione; introdurre il principio per cui se una specialità commercializzata in Italia è senza ricetta anche tutte le altre con uguale composizione automaticamente lo siano; guardare all'esperienza di altri Paesi europei e ai regimi di dispensazione attuati nella maggioranza di essi.

L'immobilismo in questo settore e la cessione di poteri regolatori provoca un dispendio di energie economiche per il Ssn e maggiori costi per i cittadini con una conseguente scarsa competitività sui prezzi. Inoltre, un maggiore esercizio del potere regolatore dell'Aifa permetterebbe alla stessa d'indicare ai farmacisti delle vere e proprie linee guida su ogni principio attivo contribuendo così a una maggiore tutela della salute pubblica anche nell'automedicazione, sottolineano le associazioni.

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