Roma, 6 mar. (Adnkronos Salute) - La Commissione Europea ha approvato l'utilizzo di omalizumab come terapia aggiuntiva per il trattamento dell'orticaria cronica spontanea (Csu) nei pazienti adulti e adolescenti (età pari o superiore a 12 anni) con risposta inadeguata al trattamento con antistaminici H1. La dose approvata è di 300 mg per iniezione sottocutanea ogni quattro settimane. Si stima che la prevalenza dell'orticaria cronica nella popolazione mondiale raggiunga l'1%, e fino a due terzi di questi pazienti soffrono di Csu.
L'approvazione di omalizumab da parte della Ue fa seguito al parere positivo emesso dal Comitato per i medicinali per uso umano (Chmp) - ricorda Novartis - che è stato formulato sulla base dei risultati positivi e sistematici di tre studi registrativi di fase III (Asteria I, Asteria II e Glacial), che hanno coinvolto quasi 1.000 pazienti con Csu che non rispondevano agli antistaminici. "Con questa nuova opzione terapeutica che nasce dal nostro portfolio di specialità dermatologiche - ha dichiarato Tim Wright, Global Head of Development, Novartis Pharmaceuticals - il nostro obiettivo è quello di contribuire a fare in modo che, all'interno della Ue, tutti quei pazienti che soffrono di Csu e che non rispondono alle dosi approvate di antistaminici (fino al 50% di tutti i pazienti con Csu) abbiano accesso a omalizumab il più rapidamente possibile". "Il trattamento con questo anticorpo monoclonale - sottolinea ha Walter Canonica, direttore clinica Malattie respiratorie e allergologia università degli Studi di Genova - è efficace per il controllo dei sintomi in quei pazienti che non rispondono alla terapia tradizionale con antistaminici. E questo è sicuramente un grande passo avanti per le persone affette da questa patologia".