Origgio, 25 mar. (Adnkronos Salute) - Non solo una pagina sui principali quotidiani. Oggi Novartis diffonde una corposa nota per "difendere la nostra reputazione e quella di chi lavora con noi", e dire la sua verità dopo la decisione Antitrust relativa a presunte pratiche anticoncorrenziali legate alla commercializzazione in Italia del farmaco Lucentis (ranibizumab) e di Avastin (bevacizumab). "Consapevoli di aver sempre agito nel rispetto delle regole, riteniamo importante fare chiarezza" su alcuni aspetti chiave della vicenda "che sono stati oggetto, dal nostro punto di vista, di speculazioni e affermazioni non supportate da fatti ed evidenze".
"Collaboreremo con le Autorità - assicura Novartis - per contribuire a fare luce sulla situazione, sostenendo la nostra estraneità ai fatti che ci sono stati imputati". Lucentis, ricorda il colosso elvetico, "è stato progettato per essere iniettato nell'occhio. Il suo profilo di efficacia e sicurezza è stato studiato attraverso un ampio programma di sviluppo clinico, specificamente concepito per le patologie oculari, che ad oggi ha coinvolto oltre 86.000 pazienti in tutto il mondo; inoltre "ha un profilo di sicurezza ben caratterizzato, con un'esposizione di oltre 2,4 milioni di pazienti per anno di trattamento nel mondo a partire dal suo lancio". Avastin (bevacizumab) "resta non approvato per alcuna patologia oculare, né per l'iniezione nell'occhio né per il frazionamento in dosi più piccole. È importante sottolineare che il profilo rischio/beneficio di Avastin per uso oculare non è supportato da un programma di studi clinici richiesto per i farmaci regolarmente autorizzati". (segue)