Roma, 10 mar. (Adnkronos Salute) - "A dimostrazione che l'Agenzia italiana del farmaco (Aifa) non è stata negligente, ricordo che nel 2009, con l'ok della Commissione tecnico-scientifica e del Cda, io stesso segnalai che la legge 648/96 sull'uso 'off-label' (fuori etichetta) dei medicinali lasciava varchi ingiustificati a vantaggio delle case farmaceutiche. Da allora ci sono stati 10-15 veicoli legislativi con cui sarebbe stato possibile 'aggiustare' la legge, ma nessuno l'ha voluto fare. E' così lineare che non capisco questo attacco". Lo dice all'Adnkronos Salute Guido Rasi, direttore esecutivo dell'Agenzia europea dei medicinali (Ema) ed ex numero uno dell'Aifa.
"Ben venga - dice Rasi - che un'istituzione come l'Antitrust sia potuta intervenire laddove un'altra autorità non ha giurisdizione. Ma mi sorprende tantissimo l'attacco all'Aifa, questa specie di livore verso chi ha applicato esattamente una legge che dice che quando c'è un farmaco con un'indicazione specifica, un altro usato senza quella indicazione deve essere eliminato. Questa volta la legge ha agito a sfavore di un farmaco che sembra avere costi più bassi. Ma perché prendersela con Aifa? L'Agenzia può solo togliere dal commercio un medicinale, non ha il potere di immetterlo sul mercato. In questo senso è benvenuta l'idea di mettere mano proprio alla legge sull'uso off-label dei farmaci e ai poteri dell'Aifa in senso migliorativo".
Infine, Rasi difende l'operato del suo 'successore' alla guida dell'Aifa. "Luca Pani - evidenzia - ha avuto la sfortuna di agire sull'ultima 'fetta' di questo caso: l'approvazione dei farmaci arriva a ondate successive, un'indicazione dopo l'altra. Io mi sono trovato a eliminare le prime indicazioni", man mano che venivano 'coperte' da altri medicinali, "e il Tar stesso ci ha detto che dovevamo toglierle immediatamente. Pani si è trovato con l'ultima indicazione", forse la più 'calda', "che era ancora scoperta, ma che poi è stata coperta e ha dovuto eliminarla per legge. E' stato sfortunato", conclude.
