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Farmaci: Rasi, possibili altri 'cartelli' aziende finche' non cambia legge

10 marzo 2014 | 16.48
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Roma, 10 mar. (Adnkronos Salute) - "In teoria potrebbero" essersi verificati o verificarsi altri casi di 'cartelli' da parte di aziende farmaceutiche, sulla falsariga di quello di cui sono accusate Roche e Novartis per i medicinali salvavista Avastin e Lucentis. Per evitarlo, "occorrerebbero due interventi urgenti: consentire all'Aifa di fare studi indipendenti e poi, sulla base dei risultati ottenuti, permetterle di prendere decisioni anche autorizzative, un potere che oggi l'Agenzia non ha perché il via libera ai vari prodotti avviene solo a seguito di richiesta delle imprese del farmaco". A dirlo all'Adnkronos Salute Guido Rasi, direttore esecutivo dell'Agenzia europea dei medicinali (Ema) ed ex numero uno dell'Agenzia italiana del farmaco (Aifa).

"Si dovrebbe agire innanzitutto su due elementi - evidenzia Rasi - prima di poter dire che l'Aifa ha colpe o meno: consentirle di fare studi indipendenti, perché è evidente che in caso di cartello le industrie non hanno interesse a farli, e poi a seconda dei risultati di questi studi indipendenti, permetterle anche di prendere decisioni in senso autorizzativo. Se invece la questione diventa un 'sentito dire' di farmaci di cui ha beneficiato qualcuno, senza studi, andremo incontro a mille casi Di Bella. Altri pasticci sull'off label, per carità", sottolinea. (segue)

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