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Farmaci: Soi, bene richiesta risarcimento ad aziende, ora pensare a pazienti

29 maggio 2014 | 14.56
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Roma, 29 mag. (Adnkronos Salute) - Il riscarcimento richiesto a Roche e Novartis dal ministro della Salute Beatrice Lorenzin è una "decisione condivisibile. A mio avviso è uno scandalo economico evidente", sostiene Matteo Piovella, presidente della Società oftalmologica italiana (Soi), in merito al caso Avastin-Lucentis. "Ma ora - aggiunge - non si perda altro tempo: è necessario garantire l'accesso alle cure per i 100.000 pazienti che stanno perdendo la vista. A oggi non sono state attuate dal ministero e da Aifa le precise indicazioni di Soi per rendere nuovamente disponibile l'utilizzo di Avastin in Italia", ricorda in una nota.

La richiesta di risarcimento danni rappresenta, secondo Piovella, "la certificazione che l'azione di denuncia di Soi è finalmente condivisa e fatta propria dalle istituzioni. E non è un risultato da poco, vista l'iniziale diffidenza nei nostri confronti da parte di un sistema istituzionale refrattario a ogni tipo di cambiamento di operatività se non sostenuto al proprio interno. Soi si è attivata per garantire l'accesso alle cure per i pazienti affetti da maculopatia, mettendo a disposizione la propria competenza tecnico scientifica del ministro della Salute, di Aifa e del Consiglio superiore di sanità". Quest'ultimo "ha ritenuto che l'Aifa dovrebbe reintrodurre immediatamente Avastin tra i medicinali rimborsabili, oltre ad aggiungere alcuni distinguo che di fatto renderebbero impossibile l'utilizzo clinico del farmaco salva-vista. Purtroppo a oggi questo non è successo e non sono state prese le decisioni necessarie per effettuare la terapia sui pazienti".

Soi, dunque, "ritiene necessario un decisivo e positivo sforzo da parte delle istituzioni perché si attivino al più presto per rendere operative le proposte e le indicazioni tecnico-scientifiche già più volte illustrate, al fine di garantire il diritto costituzionale di accesso alle cure da parte dei pazienti affetti da maculopatia legata all'età. Una delle categorie di pazienti che, in conseguenza dell'età e della incalcolabile penalizzazione dovuta alla perdita della vista, risulta oggi tra le meno protette e considerate".

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