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Meloni: "A luglio vogliamo fare una grande manifestazione di massa"

25 maggio 2020 | 20.32
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L'annuncio del leader di Fratelli d'Italia: "Nei primi giorni del mese, non ci rinunciamo"

(Fotogramma)
(Fotogramma)

"Noi il 2 giugno facciamo una cosa simbolica perché gli alleati hanno preferito così e va bene, però i primi di luglio vorremmo fare una grande manifestazione di massa, non rinunciamo a fare una grande manifestazione di massa". Lo ha annunciato Giorgia Meloni, presidente di Fratelli d'Italia, ospite di 'Quarta Repubblica', condotta da Nicola Porro su Retequattro.

ASSISTENTI CIVICI - Gli assistenti civici "sono una cretinata. Non ci serve di istituire il corpo dei guardoni municipali, che è quello che vogliono fare Decaro e Boccia, il presidente dell'Anci e il ministro dell'Autonomia, perché è una cosa che non ha alcun senso". "Sono persone -ha aggiunto- che non avrebbero l'autorità e che non avrebbero gli strumenti per far rispettare le regole, quindi sono delle vittime. Oppure gli devi dare questi strumenti, quindi uno status di pubblico ufficiale, un manganello, una divisa e hai fatto i guardiani della rivoluzione". "Io non ci voglio finire in Stato in cui non esiste più lo Stato di diritto, considero che sia una cosa folle, invito il governo a ritirare questa stupidaggine. Ci sono le Forze dell'Ordine quando ci sono delle norme serie che vanno fatte rispettare, evitiamo di dire sempre delle idiozie, questo -ha concluso Meloni- è un governo che non so se lo fa come arma di distrazione di massa".

AUTOSTRADE - "Penso che il ricatto di Autostrade sia intollerabile, che la concessione vada revocata, perché sono concessioni che non stanno né in cielo né in terra". "Nel merito della concessione -ha spiegato- nel nostro ordinamento se c'è un contratto tra due contraenti che prevede che uno dei due nel caso non dovesse adempiere alle sue responsabilità non ne ha alcun tipo di sanzione, è un contratto nullo, ma è esattamente il contratto delle concessioni autostradali. E' previsto che i concessionari debbano fare degli investimenti, debbano fare determinate cose, ma se non accade la concessione non può essere revocata, se non accade non hai sanzioni".

FCA - Sulla questone Fca, "il punto non è se il prestito, il punto è a cosa serve. Va bene se serve agli operai e ai fornitori italiani, quei soldi in Italia devono rimanere. Visto che fanno un Dpcm su qualsiasi cosa lo facessero anche su questo".

MONOPATTINO - "Il bonus monopattino dimostra che queste norme sono scritte da gente che abita nella city londinese, perché noi abbiamo a capo della Task force Colao che vive a Londra e mi deve dire come riapro a San Basilio. A Roma ci sono 800mila persone che abitano fuori del raccordo anulare, come ci vanno lavorare con il monopattino?"."Sono norme scritte da gente che abita a via Condotti e lavora a Piazza di Spagna. Almeno mettici il motorino che dal raccordo anulare al centro ci arrivo con il motorino. E poi i motorini li fanno anche le aziende italiane, i monopattini solo quelle cinesi".

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