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Fase 3, e-commerce spingerà mercato, fino a 5,5 mln nuovi clienti

11 giugno 2020 | 18.11
LETTURA: 4 minuti

Analisti Making Science: "Puntare ora su nuove strategie, ad aprile retail puri +73% su anno, i tradizionali +92%"

(Alberto Cattaneo, MILANO - 2017-02-16)  - FOTOGRAMMA
(Alberto Cattaneo, MILANO - 2017-02-16) - FOTOGRAMMA

(di Andreana d'Aquino)

Nel pieno dell'emergenza coronavirus, il digitale ha iniziato la sua corsa e questa accelerazione "può diventare una grande opportunità per il mercato italiano anche nell’era post-Covid" visto che, stando alle prime stime sull'e-commerce in lockdown, ad aprile il commercio online ha registrato un aumento del 73% nei retail puri, mentre per i retail tradizionali si stima un incremento record del 92%. Insomma, stando ad un'analisi diffusa da Making Science nel digital coffe "Accelerare le strategie di e-commerce e Dtc nella Nuova Normalità", il digitale spingerà il mercato italiano con stime per l'e-commerce fino a 5,5 milioni di nuovi clienti.

Stando ai dati analizzati dagli esperti di Making Science, sul piano dello shopping online, lo scenario italiano certamente "è stato fortemente impattato dal confinamento, condizione che ha determinato un cambiamento nelle abitudini degli utenti italiani con particolare crescita dell’uso dei mezzi digitali e dei servizi di e-commerce". E la conseguenza è stata la crescita per i retailer, tanto che gli esperti esortano a "puntare ora su nuove strategie".

In particolare, infatti, l'audience digitale è cresciuta durante il periodo dell'emergenza sanitaria tra il 60% e il 118%, stando a dati Audiweb, Nielsen, il 31% degli utenti utilizzerà più frequentemente l'e-commerce, secondo l'Ipsos, e nelle analisi di Emarsys, Good Data e Y-Collective, i rivenditori online puri crescono tra il 30% e il 70% settimanalmente rispetto al periodo gennaio - aprile del 2019, inoltre anche il canale online tradizionale cresce tra l'8% e l'85% settimanalmente rispetto all'anno precedente dall'inizio del lockdown.

Ma nonostante questo quadro, gli esperti di Making Science hanno ricordato che in questo momento il paese presenta, stando a Eurostat 2019, un tasso di penetrazione di internet inferiore alla media europea, 85% vs 90,0% nell’Ue, e di una penetrazione di consumatori digitali del 67,8%, rispetto al 72,6% nell’Ue. "Proprio per questo, la progressiva digitalizzazione in Italia dovuta al Covid19 e tutt’ora in crescita, è una vera opportunità per le aziende e i brand che vogliono massimizzare il business, in particolar modo alcuni settori che, seppur avendo sofferto nei mesi di lockdown, hanno davanti a sé un’occasione per pianificare e implementare strategie di successo" hanno rilevato Carlo Baratti, Head of International Business Development, e Antonio Negro, Head of E-Commerce, nel corso del digital coffe.

Dai dati emersi al webinar, "in generale, il valore dell’acquisto tramite e-commerce negli ultimi 5 anni è raddoppiato, confermando una maggiore fiducia da pare degli utenti verso questo canale, rispetto a quello tradizionale" e "nello specifico, il settore della moda è quello che vanta numeri di crescita più significativi dal punto di vista dell’acquisto online, con sempre maggiore utilizzo del mobile (45% delle operazioni)". Inoltre, il mobile come strumento è sempre più diffuso anche per l’editoria e l’arredamento (42%), computer ed elettronica (41%), food (32%), viaggi (18%), pacchetti assicurativi (9%) definendo un canale sempre più 'on the go' tra il preferito dagli utenti. Nei mesi dell'emergenza dettata dal nuovo coronavirus, questo andamento si è confermato, dando vita a previsioni di 5 milioni di nuovi utenti e 5,5 milioni di nuovi clienti previsti nei prossimi anni (da 67,8% di oggi a 74,6% entro fine 2024).

Consumatori più consapevoli e penetrazione della rete "sono aspetti cruciali e uno strumento in più sui quale puntare" secondo gli analisti. La crescita esponenziale interessa i retailer in due diverse ed eclatanti misure: se i retailer puri sono cresciuti fino a un +73%i nel mese di aprile rispetto all’anno precedente, i retailer tradizionali hanno visto punte di crescita fino a +92%. Segno evidente, hanno sottolineato gli esperti nel corso del digital coffee, "di una domanda urgente da parte dei consumatori impossibilitati a recarsi nei punti vendita fisici, ma anche un’occasione che ha inevitabilmente attratto nuovi utenti online", insomma "un vero potenziale".

In particolare in Italia la percentuale di conversione da una ricerca o un annuncio ad acquisto è del 0,99%, tasso che ci posiziona attualmente al di sotto della media, ma che dall’altra parte indica un bacino di utenza in possibile crescita. Secondo dati Google la crescita degli annunci Shopping durante il 2019 conferma una propensione sempre più solida all’acquisto online nel Bel Paese. Al di là della situazione straordinaria verificatasi per via dell’emergenza sanitaria i dati riportano infatti una crescita del 60% nell'uso di link pubblicitari specifici per e-commerce.

La riattivazione nei prossimi mesi interessa tutte le industry, in particolare quelle dell’hotellerie, l’automotive, i business locali e il fashion, mercati per i quali i piani d’azione a venire saranno cruciali per una ripresa di successo, come ha affermato Antonio Negro, Head of eCommerce, Making Science. "Considerato il contesto -ha detto Negri- è fondamentale agire tempestivamente effettuando analisi strategiche mirate, che si basino su obiettivi concreti e pianificando campagne aggressive sia B2C sia D2C con una visione di medio-lungo termine al fine di offrire migliori esperienze di consumo e successivamente concentrarsi sulla fase di consolidamento".

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