Arrivano le dure reazione della minoranza del Pd dopo l'approvazione dei decreti del Jobs Act
"Straordinaria operazione propagandistica del governo sul lavoro. I contratti precari rimangono sostanzialmente tutti". A bocciare senza appello il jobs act è Stefano Fassina, secondo cui "il diritto del lavoro torna agli anni ’50. Oggi è il giorno atteso da anni...dalla Troika".
"La sbandierata rottamazione dei co.co.co è avvenuta da anni - rimarca Fassina - mentre i co.co.pro di fatto restano e si estende l’ambito di applicazione dei vouchers. Ammortizzatori sociali e l’indennità di maternità non vengono estese. Insomma, i decreti attuativi della delega lavoro approvati oggi dimostrano come l’unico vero obiettivo dell’intervento fosse cancellare la possibilità di reintegro per i licenziamenti senza motivo". In sintesi, "non è una riforma. E’ una regressione", secondo l'esponente della minoranza dem.
Deluso anche il presidente della Commissione lavoro della Camera Cesare Damiano. "Il governo non ha modificato la norma sui licenziamenti collettivi nonostante la richiesta contenuta nei pareri convergenti, espressi su questo punto, delle Commissioni lavoro di Camera e Senato. Siamo di fronte a una scelta politica sbagliata e non rispettosa del dibattito parlamentare”.