Roncalli-Wojtyla, piano a Roma per canonizzazione. Marino: costi oltre i 5 mln

Potenziamento del tpl, navette dalle aree parcheggio dei pullman, metro no stop tra sabato 26 e domenica 27 aprile, pedonalizzazione totale dei Fori Imperiali. Sono alcuni degli interventi messi in campo dal Campidoglio per la canonizzazione dei Papi Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II.

Un piano ad hoc, presentato nel corso di una conferenza stampa, per gestire l'afflusso di turisti e pellegrini già a partire dalle festività precedenti come la Pasqua, che quest'anno cade il 20 aprile, il Natale di Roma e la Festa della Liberazione il 25 aprile.

Anche la linea 64, che collega la stazione Termini a San Pietro funzionerà h24. "La linea 64 funzionerà dal 13 aprile all'1 maggio h24 - ha detto l'assessore ai Trasporti Guido Improta - ed è la prima volta che succede, così come è la prima volta che la metro funzionerà no stop, da sabato 6 aprile alle 00.30 del 28 aprile". "Riteniamo aver messo in campo tutti strumenti utili per la riuscita dell'evento", ha aggiunto Improta.

Il Piano speciale di servizi e interventi, predisposti da Roma Capitale insieme ad Ama, Agenzia per la mobilità, Protezione civile di Roma Capitalr, Ares 118, Untalsi, polizia locale di Roma Capitale, Zetema, partirà dal 18 aprile (domenica delle Palme) e prevede il dispiegamento in campo di forze e risorse in relazione all'effettiva affluenza di persone.

"E' stata disposta la pedonalizzazione totale di via dei Fori Imperiali dal 18 aprile all'1 maggio - ha detto il sindaco di Roma Ignazio Marino - Continua quel lavoro sperimentale avviato dal 3 agosto 2014 e che porterà alla chiusura totale di via dei Fori Imperiali".

"Pensiamo che i costi che dovremo sostenere siano di oltre 5 milioni" per la canonizzazione dei Papi e gli eventi in programma nel mese di aprile a Roma, ha detto Marino, che ha anche precisato di aver già "scritto al governo nazionale". "Roma è la Capitale del Paese - ha sottolineato - e come tutte le capitali europee ha necessità di risorse aggiuntive, non perché servono ai romani e alle romane ma perché non è giusto pagare con le loro tasse eventi straordinari, che riguardano tutto il Paese e soprattutto l'immagine che l'Italia ha nel pianeta".